Chiamami col tuo nome

Chiamami col tuo nome è un ricordo, l’ombra di una storia così bella ma che forse non è mai esistita; è una vita parallela, è svegliarsi da un coma dopo vent’anni e trovare quella finestra sul mare ormai chiusa. O forse no. Se si guarda bene, è solo socchiusa. E basta un po’ di coraggio per tendere una mano e spalancarla di nuovo.

Definire Chiamami col tuo nome una semplice storia d’amore è un concetto estremamente riduttivo. È la storia di due ragazzi, le cui vite si incrociano in una calda estate nella riviera ligure. Il protagonista Elio, attraverso Oliver, scopre certamente l’amore, ma soprattutto scopre sé stesso. Per questo motivo la copertina non potrebbe essere più emblematica: Chiamami col tuo nome è un tuffo, un’immersione nell’altro, il quale si finisce, per l’appunto, col chiamare col proprio nome.

Questo libro è un viaggio attraverso il mondo interiore di un ragazzo spaventato dai propri sentimenti; è fuoco e passione, ma anche terribile incertezza. È una continua guerra tra odio e amore, tra repulsione e attrazione. È una storia piena di veli, piena di «quello che volevo, quello che non sapevo di volere, quello che non volevo sapere di volere, quello che avevo sempre saputo di volere». È un libro poetico, delicato e intelligente, denso di richiami ad altri romanzi. È un bacio appassionato, dato in un vicolo buio. È una finestra aperta sul mare. È una linea immaginaria che non va mai superata, ma che si muore dalla voglia di superare.

Recensione di Alice De Angeli

 A cura del Master Professioni e prodotti dell’editoria - Collegio Universitario "Santa Caterina da Siena” in collaborazione con l’Università di Pavia