Canone inverso

Un libro in cui affiora una consapevolezza postuma di una realtà nobiliare circolare che lo riporta alla genesi del proprio significato esistenziale: servendosi della musica, come assoluto codice interpretativo. Si sovrastano ì processi logici della realtà per mostrarne la sua natura apocrifa.

Se "Canone inverso" sarà il primo libro di Paolo Maurensig che leggerete, lo troverete strepitoso. Ottima scrittura e trama architettata alla perfezione. Se, come me, leggerete "Canone inverso" subito dopo aver letto "La variante di Luneburg", vedrete inevitabilmente nel primo echi del secondo. Seppur il romanzo in oggetto goda di un'ottima trama, senz'altro differente da quella della "variante", la struttura del racconto, pur nella sua complessità, sembra ricalcare a tratti quella del suo predecessore, togliendo al lettore parte della sorpresa e dello stupore dai quali era stato inebriato leggendo l'esordio letterario di Maurensing. Resta, in ogni caso, un romanzo bello e certamente consigliato.

Questo è il seocondo libro di Maurensig che leggo e come sempre non delude. Il racconto è abbastanza breve, ma la storia incalzante e con tanto di colpo di scena finale. La peculiarità dei suoi libri credo sia proprio quella di rovesciare tutto alla fine, cosa che ti farebbe venir voglia di ricominciare il libro da capo per cercare capire dov'è che, senza accorgertene, ti eri perso.