Il buio dietro di me. Ediz. illustrata

Libro scritto molto bene, ed in modo comprensibile...... Ma quante ombre sui personaggi famosi, suoi amici.......come mai tutto questo?

Ho appena letto il libro e l'ho trovato eccellente. Un potente "J'accuse!" contro il sistema giudiziario e carcerario statunitense, in particolare negli stati del sud (la vicenda si svolge in Arkansas), scritto da un giovane innocente che ne stava sperimentando sulla propria pelle tutta la crudele assurdità. Egli non s'attarda a descrivere i dettagli del caso giudiziario, su cui esistono numerose fonti documentarie essendo il caso famosissimo negli Stati Uniti (cercate "West Memphis Three"). Egli racconta la sua esperienza di vita a partire dai primi ricordi d'infanzia, compreso l'accanimento contro di lui da parte di un agente della polizia minorile patito durante tutta l'adolescenza, preludio allo sconquasso ingiustamente sofferto a 18 anni compiuti; e le varie fasi della prigionia fino alla sospiratissima scarcerazione, con tutti gli aspetti della vita quotidiana nell'ala della morte di un carcere di massima sicurezza. Lo fa in modo lucido ma anche emotivamente coinvolgente ed in ottimo stile letterario, ad arte. Largo spazio è dedicato alla dimensione spirituale che svolse per lui un ruolo chiave nella sopravvivenza in cella. Tra l'altro noto che, per una volta, un americano nato e cresciuto in ambiente protestante parla bene del cattolicesimo, il che non guasta per quanto mi riguarda. A scanso di equivoci, l'ottima edizione Einaudi comprende in appendice un saggio dello scrittore americano David Jauss che riassume in una sessantina di pagine la storia del caso ed i suoi principali risvolti giuridici. Più che sufficiente per fugare ogni dubbio sul fatto che si sia trattato effettivamente, sin dall'inizio, di un clamoroso errore giudiziario, protrattosi poi nel tempo in modo ingiustificabile; e non certo del trionfo di chissà quali misteriosi complotti come sembra suggerire la recensione precedente. Consiglio il libro a tutti.

Perché tra tutti i condannati a morte in America, alcuni di loro davvero innocenti, Echols ottenne un'eco mediatica senza precedenti e addirittura il supporto di tante star del cinema e della musica? Ma perché con questa gente condivideva molti segreti (che segreti non sono più), che era decisamente meglio non fargli rivelare in prigione, onde evitare uno scandalo planetario (sempre che le masse riuscissero e riescano a capire la gravità dei crimini commessi e la portata di quei "segreti") che coinvolge l'intera Hollywood e non solo. Non sprecate soldi in un libro falso dall'inizio alla fine e piuttosto guardatevi dei documentari su come la polizia che allora si occupava di questo caso fu zittita con minacce e altre ritorsioni affinché mollasse il caso stesso. Echols il buio ce l'ha dentro da sempre.