Beduina

Jasira, l'adolescente protagonista di questo romanzo ci parla del padre un ingegnere spaziale che lavora a Cape Canaveral ma ha nel sangue la violenza del Medio Oriente dove è nato; del signor Vuoso, collezionista di «Playboy», che del padre è il peggior nemico e di Jasira il primo seduttore; dei compagni di scuola che la chiamano «beduina». Sullo sfondo l'America suburbana negli anni della prima guerra del Golfo. La voce di Jasira ci regala tensione, humour e coinvolgimento. Jasira scopre il piacere del sesso ed è così che, con ingenuità, si fa fagocitare dal vicino, lasciando che lui ne abusi. Colpa anche di una madre insensibile, che dallo stato di New York la spedisce dal padre, in Texas, accusandola di andare sempre in giro con fare provocatorio, e di un padre padrone che ignora i suoi problemi esistenziali e la trascura. C’è comunque, di fondo, sesso troppo esplicito e sfrenato, sia tra adolescenti, sia tra ragazzi e adulti. Alla fine il romanzo non convince ed appare come una brutta copia di Lolita. Nabokov, where are you?

Un libro che tratta tematiche forti senza usare filtri, coinvolgendo il lettore nelle difficoltà di questa ragazzina bisognosa di affetto, comprensione e aiuto. La scrittura è scorrevole, lascia incollati alla storia fino alla fine. Davvero bello!

Parla di minoranze nella provincia americana ai tempi della Guerra del Golfo: neri, arabi, libanesi, a confronto con un mondo di bianchi. Parla di adolescenti: Jasira scopre il proprio corpo, la propria sessualità e (un poco) i propri sentimenti confrontandosi con un padre e una madre separati e distanti, con un vicino di casa macho e poco adulto, con una vicina di casa incinta che le sarà madre e amica, con compagni di scuola confusi come lei. Grande la confusione per diventare grandi! Scrittura scorrevole.