Asparagi e immortalità dell'anima

Sono rimasto un po' deluso da questa raccolta, che riunisce scritti prodotti in un lasso di tempo molto (troppo) ampio. Ne risulta un'opera piuttosto disomogenea. Comunque, a tratti è veramente esilarante.

Cosa accomuna gli asparagi e l'immortalità dell'anima, in finale niente, lo sa bene Campanile e il concetto non fa una piega. Ma cosa ci importa a noi di cercare attinenze, se una ragazza rincasa di nascosto per non essere rimproverata dai familiari e i suoi genitori fanno lo stesso, finisce che si cena in silenzio, però non fatevi ingannare dall'apparente tranquillità di quel vicolo che, se cercate compagnia, rischiate di trovare la contravvenzione di Barnaba, ma almeno lui a Natale è più buono, che poi si dovrebbe saper bene la differenza tra il dire e lo sciare, ma questa è un'altra storia. Uno dei tanti divertentissimi racconti all'interno di Asparagi e immortalità dell'anima, Campanile non è una penna che necessità presentazioni e si cerca dell'ilarità, anche per evadere dalla quotidianità, si va sul sicuro, molto di più che prendere una passione sconsiderata per l'antiquariato e doversi poi trasferire; meglio non rischiare che un costosissimo mobile si consumi sotto un ponte. Preparatevi a sbellicarvi dalle risate con un umorismo sano e intelligente, tipico del grande maestro.