L' arciere del re

Un buon romanzo storico, che predilige il racconto delle battaglie alla trama e allo sviluppo della storia del protagonista. Il medioevo del XIV secolo che fa da sfondo alle vicende è dipinto in modo accuratissimo, così come anche le battaglie.

Il mio primo romanzo storico medievale e assolutamente uno dei migliori che abbia letto. Un libro eccezionale. Con una trama avvincente e scorrevole e una ricostruzione storica e militare semplicemente straordinaria e ricca di dettagli. Il tutto è così intrigante, realistico e concreto che sembra di combattere al fianco di Thomas. Non fatevi ingannare dalla parola “romanzo”, di fatto permette d’imparare sulla Guerra dei Cent’Anni molto più dei libri scolastici e in modo molto più accurato. Punto di forza di quest’opera, e dell’intera trilogia, è l’ottimo protagonista. Thomas di Hookton, infatti, non è un cavallerie, come ci si aspetterebbe da un eroe medievale, bensì uno dei letali arcieri inglesi. Un’ottima scelta, che aiuta a comprendere la netta superiorità bellica inglese nella fase iniziale della Guerra dei Cent’anni. E questo è particolarmente evidente nell’eccellente e avvincente, anche se lievemente romanzata, Battaglia di Crecy (prova dell’inevitabile fine dell’era della cavalleria). L’intera realtà degli arcieri dall’arco lungo è estremamente interessante: gli archi e le frecce, la loro “preparazione”, la contrapposizione tra arcieri inglesi e balestrieri genovesi. Oltre a lui poi ci sono molti altri personaggi, tutti ben caratterizzati e intriganti. Molto apprezzata la nota storica finale.

Cornwell riesce a calarti nel campo di battaglia, ottimi i dettagli storici. La storia di Thomas, è sicuramente coinvolgente. A mio avviso degno di nota il fatto che Thomas non sia uno "stinco di santo".