L' afghano

Dopo aver letto altri romanzi più celebri di Forsyth sono andato a colpo sicuro, memore degli entusiasmanti Dossier Odessa e Il giorno dello sciacallo. Oltretutto la trama di questo si preannunciava molto intrigante. Purtroppo sono rimasto deluso da un intreccio arzigogolato, con poca presa sul lettore, e una narrazione sottotono. Spiace perché a mio avviso è un'occasione sprecata da parte di un gran narratore.

Assai deludente questo libro di avventure spionistiche in cui manca del tutto l 'introspezione psicologica dei personaggi.La stessa storia e' poi raccontata in tono monocorde senza slancio con poca suspence.Peccato occasione sprecata perche' il tema di fondo era molto interessante.

L'afgano è in realtà un colonnello in pensione delle forze speciali della Nato, Mike Martin, che deve vestire i panni e sostituirsi a un afgano vero, Izmat Khan, per infiltrarsi nelle fila di Al-Qaeda e capire cosa quell'organizzazione stia progettando, dopo il rinvenimento di un nome in codice in un computer. Una missione quasi impossibile e segretissima che porta alla scoperta di un devastante piano terroristico a danno del mondo occidentale. Una storia di spionaggio ad alto livello di drammaticità, una notevole conoscenza e una minuziosa ricostruzione del terrorismo islamico ma una lettura disagevole, appesantita da una trama a tratti ingarbugliata. Sconsigliato soprattutto a chi non ama questo genere di narrativa. 3