La vendetta del ragno

Purtroppo di tutti i libri della saga di Joona Linna, questo è per me il peggiore. La trama è inutilmente complicata e poco lineare, come la scrittura che è altalenante per tutto il libro. Si passa infatti da momenti descritti con un ritmo piuttosto lento a situazioni più concitate degne del genere a cui appartiene questo testo. Il ritmo è continuamente interrotto dalle molteplici descrizioni tipiche dello scrittore, che tuttavia eliminano il pathos soprattutto durante scene di azione o violenza. I personaggi sono descritti in maniera superficiale e risultano essere in sole due dimensioni, rendendo difficile al lettore affezionarsi anche solo ad uno dei protagonisti. Saga e Joona talvolta sono fin troppo sopra le righe e l'autore spesso risolve situazioni o dialoghi importanti, semplicemente cambiando il paragrafo. Personalmente, ho trovato anche una carenza di colpi di scena e molteplici scene ripetute. Infine, ho trovato un po' forzato il collegamento con i precedenti libri, che se non sono stati letti non permettono la piena comprensione della trama di questo romanzo.

Per chi conosce da tempo Lars Kepler il romanzo non deluderà le aspettative perchè gli elementi che hanno reso la serie così apprezzata ci sono tutti: sangue, violenza, Joona Linna, un caso intricato il giusto e una soluzione adrenalinica. Il problema minimo di questo thriller e la sua discontinuità nel ritmo che all'inizio non è sincopato e alla fine diventa frenetico. In più c'è un'eccesiva reiterazione stilistica: se rallenatare l'azione con ripetute e telegrafiche descrizioni dell'ambiente per creare suspance può funzionare all'inizio del racconto, quando l'espediente viene utilizzato nello stesso identico modo in moltissime situazioni identiche, perde efficacia e allunga un racconto che poteva essere reso più scorrevole con cento pagine in meno. Infine il personaggio di Saga è ingiustificatamente troppo sopra le righe. Il thriller, però, non delude del tutto le aspettative e ragala una storia avvincente e interessantissima per i rimandi ai racconti passati. La risoluzione, inoltre, è ben orchestrata e costruita. Prosa scorrevole, ma alcune scelte stilistiche funzionano solo se sapientemente dosate. Assolutamente da leggere per tutti gli amanti della saga; sconsigliata a chi non ama le efferatezza e vuole approcciarsi per la prima volta alle avventure di Joona Linna.

Emozionante. Trama veloce.