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Grazie a un accurato lavoro di ricerca, Francesco Casolo ha costruito una saga familiare, epica e intima al tempo stesso, in cui le donne si ritagliano il proprio spazio nella storia con determinazione e coraggio.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Questo libro si autoproclama "saga" senza esserlo: è una biografia, parziale e romanzata, di una componente della famiglia Menabrea, Pochi gli accenni allo sviluppo della produzione birraria, mero contorno alle vicende della protagonista. Nel complesso poco accattivante e noioso.
Un libro appassionante, vero, coinvolgente e commovente. Mi è piaciuto moltissimo.
Partendo da fatti veri, relativi ai fondatori del marchio di una birra, e perciò badandosi su personaggi veramente esistiti, si racconta degli avvenimenti della famiglia Menabrea. E’ difficile capire la percentuale degli eventi reali/inventati, e sinceramente poco importa, ma il tutto è narrato diciamo in termini semplicistici e superficiali. L’ho trovato anche scoordinato: vi sono parti raccontati anche più volte nel libro (es: la prima e unica festa al Castello che aveva comprato il padre prima di morire), ed ogni volta evidenziando certi aspetti piuttosto che altri, ma altri avvenimenti importanti per la storia narrata sono appena accennati … per esempio il rapporto tra Albertina e Genia; va bene che con il tempo si erano allontanate ma è brutto vedere il modo superficiale in cui si affronta la morte di una delle due sorelle. In sintesi: non c'è profondità. Onestamente ho fatto anche fatica a leggere certe pagine eccessivamente descrittive che finiscono per distrarre il lettore; è scritto come un classico dell’800/inizio 900, probabilmente è quello l’effetto che voleva dare l’autore. Il libro è scritto senza tempo: è stato scritto nel 2022 ma potrebbe anche essere stato scritto nel 1922. Mi sarei aspettato di più da un libro candidato a diversi premi letterari.
Recensioni
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