Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 116 liste dei desideri
Romanzo senza umani
Disponibilità immediata
16,15 €
-5% 17,00 €
16,15 € 17,00 € -5%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
16,15 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Max 88
17,00 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Antica Libreria Goggia
17,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
OCCASIONI SICURE
16,15 € + 5,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Nuova Ipsa
17,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Nani
17,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Piazza del Libro
17,00 € + 15,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Diraco Store
16,70 € + 4,90 € Spedizione
disponibile in 1 giorni lavorativi disponibile in 1 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
17,00 € + 5,50 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
17,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Internazionale Romagnosi snc
17,00 € + 8,90 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
17,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
16,15 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Max 88
17,00 € + 4,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Antica Libreria Goggia
17,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
OCCASIONI SICURE
16,15 € + 5,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Nuova Ipsa
17,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Nani
17,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Piazza del Libro
17,00 € + 15,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Diraco Store
16,70 € + 4,90 € Spedizione
disponibile in 1 giorni lavorativi disponibile in 1 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
17,00 € + 5,50 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
17,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Internazionale Romagnosi snc
17,00 € + 8,90 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
17,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi
Romanzo senza umani - Paolo Di Paolo - copertina
Chiudi
Romanzo senza umani

Descrizione

Libro incluso tra i dodici candidati al Premio Strega 2024

Presentato da Gianni Amelio nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2024.
Più o meno tutti, come Barbi – il protagonista – siamo riusciti a deludere un vecchio amico, a tiranneggiare qualcuno ingiustamente. Più o meno tutti, come lui, non siamo stati all’altezza di una storia d’amore, né abbastanza riconoscenti con chi lo meritava. Ci siamo fatti dimenticare. O peggio, ricordare nel modo sbagliato. Può esserci una seconda occasione?

«Tutto è clima, ci dice Di Paolo, lasciandoci un’ultima domanda su cui meditare: “Perché si è raffreddato tutto?"» - Lisa Bentini


Un uomo cammina lungo le rive di un grande lago tedesco. È partito all’improvviso, dopo avere provocato una serie di “incidenti emotivi”, come lui stesso li definisce. È ripiombato nella vita di persone che non vedeva da tempo. Ha risposto a email rimaste lì per quindici anni, facendo domande fuori luogo. Ha provato a riannodare fili spezzati. Mauro Barbi, storico di professione, cerca di aggiustare i ricordi degli altri – le persone che ama e ha amato – proponendo la sua versione dei fatti. Cerca di costruire una “memoria condivisa” che lo riguarda. Ma che impresa è? Forse c’entra una Piccola era glaciale privata, un processo di raffreddamento che ha spopolato la sua esistenza. Dove sono Fiore, Arno, il vecchio Cardolini, Meri, la Ragazza belga di Madrid? Dov’è Anna? Dove sono tutti? Forse il lago a cui ha dedicato anni di studio può dargli le risposte che cerca. Vede, anzi immagina, l’immensa lastra di ghiaccio che lo copriva da sponda a sponda quattro secoli e mezzo prima. Il sole pallido su una catasta di uccelli morti. Un lunghissimo inverno che travolse l’Europa con i suoi venti polari, le grandinate furiose, le inondazioni. Una remota stagione estrema che faceva battere i denti, perdere la speranza, impazzire. Come se ne uscì? Come se ne esce? Le immagini del passato ci ingannano sempre. Barbi prova a rientrare nel presente, con tutta l’ansia e la fatica che richiedono i gesti semplici. Uno in particolare potrebbe cambiare tutto. In questo suo "Romanzo senza umani", dove gli umani sono a fuoco più che mai, Paolo Di Paolo interroga i disastri climatici delle nostre singole vite. Gli anni senza estate, i desideri furiosi come acquazzoni tropicali, le secche della speranza, il gelo che intorpidisce e nasconde. E poi il disgelo, che finalmente riporta alla luce. Che cosa ricordano, gli altri, di noi?

Proposto da Gianni Amelio al Premio Strega 2024 con la seguente motivazione:
«La Storia può diventare romanzo? Mauro Barbi, storico di professione, ha dedicato anni di studio allo stesso, remoto evento: la piccola era glaciale che nel tardo Cinquecento ha investito il territorio del lago di Costanza, in Germania. Nel frattempo, nell’era del grande caldo, è come se lui stesso si fosse congelato, e congedato dalle persone che hanno popolato la sua esistenza. È così che intraprende un viaggio: torna dopo anni proprio lì, su quel lago. Senza un vero motivo, se non quello – forse inconsapevole – di essere di nuovo presente a sé stesso. Con una lingua letteraria che colpisce per intensità, nel suo Romanzo senza umani Paolo Di Paolo affronta ancora una volta, e in modo molto originale, le domande fondanti della sua narrativa, a partire dal valore e dalla sostanza della memoria: “Cosa ricordano, gli altri, di noi?”. Un romanzo stratificato, denso e ironico, che riesce ad attraversare, lungo un viaggio, i nodi di un’intera vita, e un po’ di tutte le vite. Il rapporto con i maestri, con il corpo che si riscopre nella nudità, in un centro termale che fa pensare a Thomas Mann. E ancora, gli atti mancati che paralizzano. I pomeriggi che restano, come il presente, che è l’unica ricchezza. E anche il rapporto con ciò che studiamo, con lo scopo che diamo alla nostra esistenza, fino a dimenticarci di viverla. Al protagonista capita di raccontare – in pagine esilaranti – quella remota era glaciale nello spazio di pochi secondi di un affollato talk show televisivo. Tante domande e tanti incontri umanissimi, a dispetto del titolo. Fino a scoprire, sul piano del metaromanzo, che la possibile via di uscita, il vero gesto di coraggio, è l’atto stesso di scrivere.»

Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2023
19 settembre 2023
224 p., Brossura
9788807035555

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
(4)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(0)
3
(2)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Antonella Iantomasi
Recensioni: 3/5
"Romanzo senza umani"

In "Romanzo senza umani" Mauro avrebbe bisogno di una macchina del tempo perché "non è facile leggere la vita mentre accade". I temi proposti da Paolo Di Paolo sono interessanti e molto attuali, si va dalla rilettura del passato al valore dei ricordi, all'impatto delle attività umane sull'ambiente al legame con i luoghi che ci sono cari. Tutto l'insieme mi è parso poco convincente sia nella costruzione della storia che nell' incisivita' altalenante della stessa. Sicuramente preferisco ricordare le sensazioni di "Mandami tanta vita".

Leggi di più Leggi di meno
Sheis.simona
Recensioni: 3/5
Sì e no

Cosa ricordano gli altri di noi? Questa è la domanda che ci accompagna durante l'intera lettura. Un viaggio alla riscoperta di se e sugli effetti che hanno i cambiamenti climatici su tutti gli esseri umani. Le basi per un buon romanzo ci sono tutte ma non ho amato lo stile narrativo dell'autore.

Leggi di più Leggi di meno
giordano
Recensioni: 5/5
Chi siamo nella memoria degli altri?

Un romanzo intellettuale, inutile negarlo, ma non inaccessibile. D'altra parte la mente che narra, l'io narrante, è accademica, come altro avrebbe dovuto esprimere i propri pensieri. Le parti che riportano le cronache dei secoli gelidi sono davvero piacevoli tanto da invogliare a ulteriori approfondimenti. Per me avrebbero potuto dilungarsi e dilatarsi per capitoli e capitoli. Invece, forse sono soprattutto il pretesto strutturale affinché l'autore possa mostrare il suo messaggio filosofico che riguarda il tempo, la frammentazione di ciò che siamo per gli altri nel tempo della memoria. Persino per noi stessi la percezione del sé si modifica, vanifica e si perde negli anni. Ciò che siamo è una mistificazione proteiforme che lascerà forse qualcosa dopo la nostra morte, ma che non ci apparterrà, come forse non ci è mai appartenuto in vita. Ho trovato interessante, se non mi sbaglio, un uso ricco, talvolta curato, professorale della lingua, ma anche una certa personale espressività che travalica ogni dettame di scuola, ad esempio l'uso della triade di elementi descrittivi, cui può seguire talvolta una coppia ulteriore di attributi.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(0)
3
(2)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

In assenza di occhi umani, la catasta di uccelli precipitati sul ghiaccio non suscita nessuno stupore

Inizia così, avvolto nel mistero, l’ultimo libro di Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani: sembra l’incipit di un romanzo distopico, come distopica è l’immagine di Torrington Square trasformata in barriera corallina, evocata da Virginia Woolf in esergo.

Ma la distopia è già avvenuta, e riguarda il passato: il congelamento del Lago di Costanza durato sei mesi, dal 1572 al 1573. Intorno a questo lago, e al suo portato simbolico, prendono le mosse due narrazioni, a prima vista opposte, non solo perché ambientate in secoli diversi, ma perché raccontate con una lingua sorprendentemente mutevole a seconda che a “parlare” sia il paesaggio senza umani che apre il libro o l’umano troppo umano Mauro Barbi che a quel lago ha dedicato anni di studio, trascurando, a quanto pare, gli umani che gli stavano intorno: «E smettila, Mauro, ti prego, smettila. Tu e quel lago ghiacciato del cazzo!».

Alla freddezza che gli amici, gli ex compagni di classe, le fidanzate, le amanti gli continuano a rinfacciare, Mauro — come in un film di Nanni Moretti, non a caso citato sul finale — cerca di rimediare rispondendo a e-mail con quindici anni di ritardo, telefonando, o semplicemente ristabilendo un dialogo, il più delle volte immaginario, con quella che definisce gente della sua vita: «Scusa, come va, grazie, volevo solo sentirti, com’è che ci siamo persi?».

Vale per Mauro quello che scrive Natalia Ginzburg nelle Piccole Virtù: «al centro della nostra vita sta il problema dei nostri rapporti umani»; e del resto per chi non è così? Il fuoco del suo mondo interiore non riesce a scongelare i gesti, le parole. A tormentarlo è l’immagine che gli altri si sono fatti di lui, i ricordi che gli altri hanno di lui, o peggio ancora i ricordi che non hanno di lui — come Luca Sérgola, lo studente a cui Barbi ha fatto il supplente di Storia, e che si è completamente dimenticato di lui —; come porre rimedio a questa asimmetria dello sguardo? all’oblio a cui ci condannano gli altri?

E mentre Mauro Barbi si interroga su come gli altri ci vedono, in assenza di occhi umani che cosa accade?

Il vento insiste, squarcia lo strato basso di nubi e fa piovere quel poco di luce che ricolora di azzurro la superficie ghiacciata del lago. I cumuli di neve fresca brillano come piccole colline di sale. Li sovrastano cime più elevate, montagne dalle pareti scabre. Gli speroni traslucidi, trapassati da una nebbia che fluttua, sono le fantasiose articolazioni di un paesaggio scolpito dall’acqua gelata. Sculture massicce ma destinate a scomporsi e ricomporsi, a fondere, a slittare, a franare.

Una prosa elegante e dal sapore antico — nutrita dalla lettura di fonti e saggi, come Di Paolo ci tiene a svelare nella “Nota dell’autore”, creando suggestivi echi intertestuali — ci conduce dentro il paesaggio senza umani (dando vita a quello che poi diventa un vero e proprio metaromanzo), mentre la storia, tutta al presente, della nevrosi esistenziale del protagonista e i suoi tentativi tragicomici di fare pace con il proprio passato — lui che di mestiere fa lo storico! — si traducono in una prosa immediata, punteggiata da dialoghi (alcuni dei quali esilaranti), in cui prevale un registro più colloquiale; una prosa apparentemente semplice, eppure abilmente disseminata di rimandi letterari, con cui Di Paolo si diverte a giocare (Ciao Proust!) e insieme evocare, creando associazioni e sovrapposizioni:

Landquart, Landquart! Me lo ripeto come un nome familiare, risalendo in macchina, mi ricorda qualcosa: e sì, dev’essere un luogo citato da Thomas Mann all’inizio della Montagna incantata

(Che siano queste citazioni segnali luminosi con cui i lettori possono riconoscersi, e provare a smentire Martin Amis quando sostiene che i lettori deduttivi sono morti?)

L’immagine di Hans Castorp accompagna Mauro nel viaggio che sta per intraprendere, un viaggio esistenziale, a tappe, in cui ovviamente è prevista una sosta al lago di Costanza: 

Fa ridere che io sia qui. Fa piangere che io sia qui.

Fa ridere il sopralluogo dello storico che cerca nel presente le risposte su ciò che è stato. Un archeologo che ha sbagliato indirizzo.

Fa piangere che il lago sia lo stesso lago di quattro secoli e mezzo fa. Ma è un altro lago. Un altro anche rispetto a quindici anni fa: quando lo vidi per la prima volta in compagnia del vecchio Cardolini, meno vecchio.

Ero lo stesso ed ero un altro anche io. Se mi incontrassi vorrei dirmi solo: Stai più attento, Mauro, stai più attento! È l’unica cosa che conta.

Fanno ridere gli anni spesi a capire qualcosa, a ricostruire, cucire, connettere, glossare, ma fanno anche piangere, per la cura quasi ossessiva, la dedizione integrale all’invisibile.

Studiamo soprattutto ciò che non vediamo. Grossi rettili estinti, idee passate per la testa di qualcun altro, la guerra del Peloponneso.

Un lago congelato per sei mesi sul finire del sedicesimo secolo.

È una vera e propria crisi esistenziale quella di Mauro Barbi, a tratti di mezz’età, soprattutto quando si scaglia stizzito contro le nuove generazioni; e il congelamento del lago una grande metafora: «Il clima ci condiziona più di quanto crediamo», commenta lui stesso durante una trasmissione televisiva a cui è stato invitato. «Emotivamente. Culturalmente. Non è, come molti pensano, una questione limitata alle previsioni del tempo…»

Tutto è clima, ci dice Di Paolo, lasciandoci un’ultima domanda su cui meditare:

Perché si è raffreddato tutto?


Recensione a cura di Lisa Bentini

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Paolo Di Paolo

1983, Roma

Scrittore italiano. Nel 2003 entra in finale al Premio Italo Calvino per l'inedito, con i racconti "Nuovi cieli, nuove carte". Ha pubblicato libri-intervista con scrittori italiani come Antonio Debenedetti, Raffaele La Capria e Dacia Maraini. È autore di Ogni viaggio è un romanzo. Libri, partenze, arrivi (2007), Raccontami la notte in cui sono nato (2008). Ha lavorato anche per la televisione e per il teatro: "Il respiro leggero dell'Abruzzo" (2001), scritto per Franca Valeri; "L'innocenza dei postini", messo in scena al Napoli Teatro Festival Italia 2010. Nel 2011 pubblica Dove eravate tutti (Feltrinelli, vincitore del premio Mondello, Superpremio Vittorini e finalista al premio Zocca Giovani), nel 2012 nella collana di ebook "Zoom" Feltrinelli La miracolosa stranezza di essere...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore