Il mondo perduto

Bel classico firmato Conan Doyle, a questo seguiranno molte imitazioni!

Arthur Conan Doyle, oltre alla sua famosa produzione giallistica di Sherlock Holmes, ha prodotto anche una serie di interessantissimi romanzi e racconti di genere fantastico che hanno per primi esplorato alcuni campi della fantascienza che, con gli anni, sarebbero diventati autentici cliché, ripresi innumerevoli volte e declinati in mille modi dai più diversi autori (un pò quello che è successo con i romanzi di Wells). Questo romanzo è un esempio del grande contributo di Doyle alla fantascienza, introducendo per primo il concetto di terra perduta dove il tempo si è fermato e dove i dinosauri regnano ancora sovrani.Imperdibile.

Ho fatto una fatica terribile a leggere questo libro. Lo stile di Doyle in parte mi ha catturata per la sua bellezza nella forma, ma dall’altra parte l’ho trovato eccessivo. Ci sono troppe descrizioni, troppe riflessioni e in definitiva troppe parole. L’idea del mondo perduto in sé era carina e innovativa all’epoca in cui è stato scritto il romanzo, ma oggi dopo scorpacciate di libri e film di avventure che all’epoca nemmeno esistevano, non può sconvolgere una storia simile. Questo libro è superato, ma può essere ancora uno spunto nei ragazzini e bambini che stiano ancora scoprendo la lettura. Lo stile inoltre è bello, anche se Doyle è prolisso, per questo penso che 3 stelle siano una valutazione più che onesta, se non generosa.