Harmony of Difference

Rispetto agli altri mastodontici lavori del sassofonista americano, questo EP (in realtà 32 minuti) è un progetto più compatto e limitato ma forse proprio per questo più a fuoco e ben riuscito. I primi cinque brani sono vestiti come sempre dai sontuosi arrangiamenti con cui l'artista ha abituato sin dal suo esordio "The Epic"; e culminano nella lunga traccia finale in cui tutte le melodie precedentemente esposte vengono abilmente riprese in una sorta di medley strumentale molto efficace, che dimostra come la musica di Washington si presti tanto ad una didascalica ripetizione quanto a tabula rasa per lunghe ed entusiasmanti improvvisazioni, tanto del sax tenore quanto degli altri notevolissimi solisti. Un disco passato sotto traccia ma che può regalare una mezz'ora di ottimo intrattenimento, in bilico tra Jazz e Easy Listening di livello.

Si può suonare jazz nel 2018, grande