Wild. Tra i ghiacci del Polo Sud al fianco del capitano Shackleton

Tutti conoscono le vicende di Ernst Shackleton e della nave Endurance. Ma quasi nessuno sa chi sia Frank Wild. Ed è proprio la sua storia che Messner decide di raccontare. Non quella della superstar, Shackleton, bensì del gregario di lusso, del comandante in seconda che, nei quattro mesi che trascorsero tra la partenza e l’arrivo di Shackleton, contribuì a mantenere unita e compatta la squadra, a tenere il morale alto, ad impedire che l’irrazionalità prevalesse in un ambiente completamente deserto, ghiacciato, completamente buio nei mesi invernali. A fare in modo che ventidue uomini potessero convivere in rifugio d’emergenza, tra le fuliggine, il russare, la puzza, il freddo e l’umidità. Lo scopo di “Wild” non è ristretto alla semplice narrazione, è più profondo. È un viaggio attraverso la volontà umana, l’istinto di sopravvivenza, ma soprattutto le modalità con cui costruire fiducia e credibilità, il ruolo fondamentale dell’empatia nelle relazioni interpersonali. In tempi in cui sembrano prevalere individualismo ed egoismo, in cui la competizione sfrenata premia esclusivamente i migliori, i numeri uno, “Wild” è un racconto che evidenzia la necessità di solidarietà e aiuto reciproco, ma anche l’importanza dei ‘secondi’, di coloro che svolgono ruoli essenziali pur senza finire nelle prime pagine o sotto i riflettori.

Libro lento e noioso che per due terzi parla di altre imprese minori e NON di quella dell'endurance a cui vengono riservate solo 40 pagine tutto il resto è noia

Semplicemente magnifico. La storia vera di un uomo straordinario la cui più grande dote è l´empatia. Notevole. Conosco le vicende di Shackleton legate ai suoi vari viaggi in Antartide e sopratutto quelle dell´Endurance. Ma in questo libro si dà voce ad un altro protagonista, al braccio destro di Shackleton. Frank Wild. L´ho divorato in pochi giorni. Scritto bene ed avvincente. Lettura super consigliata