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Who I am - Pete Townshend - copertina
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Who I am

Descrizione


"Quando sollevavo la chitarra sopra la testa, mi sembrava di reggere il peso insanguinato di secoli infiniti di guerre insensate. Esplosioni. Trincee. Cadaveri. Il sibilo pauroso del vento." Poi Pete schiantava quella chitarra come un'ascia contro gli amplificatori; Keith Moon cominciava a prendere a calci la sua batteria e Roger Daltrey sbatteva il microfono contro i piatti crepati di Keith. Gli Who sul palco erano furore dionisiaco allo stato puro e anche lontano dalle scene non si risparmiavano, al punto che l'Holiday Inn decise di bandirli per sempre dalle proprie strutture, a qualsiasi latitudine del mondo. Nel 1965 incendiarono il cuore di un'intera generazione con l'immortale verso "Spero di morire prima di diventare vecchio" ma la vita, si sa, non sempre va come si crede a vent'anni. Pete oggi ne ha sessantotto, è sopravvissuto a un'iniezione di adrenalina dritta nel cuore dopo essere stato trovato in overdose nei bagni di una discoteca ed è stato a un passo dall'andare a letto con Mick Jagger; ha lottato ogni giorno contro i fantasmi di un abuso sessuale subito da bambino ed è stato ingiustamente coinvolto in uno scandalo di pedofilia online: è diventato sordo dall'orecchio sinistro a causa di un'esplosione provocata da quel pazzo di Keith Moon in diretta tv ma ha suonato a Woodstock, al primo Live Aid e, recentemente, alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra del 2012.
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Dettagli

2013
16 ottobre 2013
490 p., ill. , Brossura
9788817066037

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paolo
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Pete,perchè non ti limiti a suonare? L'unica cosa che questo libro mi ha lasciato è la rabbia per esserci ricascato: mi ero ripromesso di non comprare più autobiografie di vecchie glorie del rock, indirizzandomi piuttosto su biografie non autorizzate, tipo quella ormai leggendaria di Anthony Scaduto dedicata a Bob Dylan. Niente da fare, vedo Pete Townshend e zac, fregato. Egoismo, egotismo, maschilismo, spruzzate di presunto impegno sociale strumentali a un'immagine pubblica "pulita" che in realtà coprono il più feroce conformismo (macchinoni, villone, barche sempre più grandi, scuole esclusive per i figli, non ho nulla contro la ricchezza, ma datti un limite...),la più assoluta assenza di autoironia ( c'è solo un piccola e solitaria battuta sul proprio naso ragguardevole),un certo cinismo nei giudizi sui compagni di band, anche quando muoiono. Gossip a non finire, la musica degli Who trattata in modo moioso e incoerente: intere pagine sull'LP Face Dances, considerato di gran lunga il peggiore della band, mentre al seminale Who's Next si dedicano si e no otto righe. E poi, Pete, Tommy è del '68:ma quanto l'avete spremuto quel disco? Mi fermo qui che è meglio...

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Pete Townshend

1945, Londra

Attore e compositore inglese. Nel 1963 forma The Who, una delle band più esplosive e influenti dell’epoca. Leggendario leader e compositore del gruppo, si fa apprezzare per il piglio da esperto businessman con cui gestisce la sua immagine di aggressiva e ribelle rockstar. Album leggendari quali Tommy (1975) e Quadrophenia (1979), in cui la vitalità del rock’n’roll si combina con l’ampio respiro dell’Opera, vengono tradotti in film forse datati (diretti rispettivamente da K. Russell e F. Roddam), ma di prorompente energia. Nonostante la band si sia sciolta nel 1978, le sue canzoni sono ancora oggi utilizzate in numerosi film, inclusi i recenti American Beauty (1999) di S. Mendes e Quasi famosi (2000) di C. Crowe. Come attore è presente sullo schermo dal 1969, solitamente nei panni di sé stesso.

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