Il volto dell'assassino

Recente pubblicazione della casa editrice corbaccio, un thriller psicologico davvero ben fatto che conquisterà gli amanti del genere. Non scontato e riesce a tenere incollati alle pagine, le quali si susseguono in maniera davvero scorrevole

Il libro di Amy McLellan è un continuo sali e scendi: si inizia subito con un brutale omicidio dove muore Joanna, la sorella più anziana di Sarah, una donna che ha avuto in passato un inidente stradale e che a causa del trama non riesce a riconoscere i volti delle persone e che ha inoltre molti buchi di memoria. La polizia sopsetta subito di lei (il classico cliché romanzesco della polizia che deve sbattere per forza qualcuno dietro le sbarre perché le pressioni interne al distretto e dell'opinione pubblica costringono ad affettare le procedure), ma la sua versione viene confermata dalla scientifica e bisogna rivolgere lo sguardo ad altro. Chi è l'assassino? Forse il vicino di casa, un vecchio amante o qualcuno conosciuto su una chat di incontri? Sarah cerca di fare luce in tutto questo e da qui il romanzo va un po' in picchiata con continui flashback di prima e dopo l'incidente. si arriva così verso il finale in crescendo, con numerosi colpi di scena a mio avviso ben congeniati. Infine si scopre chi è l'assassino e qui si ritorna di nuovo in cliché (spiegone finale nell'epilogo) che rende questo romanzo inglese molto simile a mille altri che ho letto. Sarebbe stato una grande delusione se non ci fossero dei buoni capitoli che danno al lettore la possibilità di riprendersi dalla noia.