Le vite private di Pippa Lee

Pippa è una persona estremamente semplice e la sua semplicità mi ha totalmente rapito nella lettura di questa storia.. trasgressiva e banale allo stesso tempo... dai momenti di estrema follia, droghe,sesso ecc a momenti di estrema normalità con il vecchio marito Herb... e poi la fine, un pò scontata ma comunque mi è piaciuta molto!

La Miller, provenendo da una famiglia di certo intellettualmente piuttosto ingombrante ed avendone poi sposata un'altra altrettanto (è sua, o della voce interiore della frustrazione, la definizione di Grande Romanzo come un'idea maschilista ed antiquata), probabilmente si sente ed essenzialmente la si percepisce come regista, libro quindi da leggere come già pensato per il cinema, di uno di quegli autori molto contemporanei che mescolando malinconia tardivo femminista con qualche scena di sesso estremo a considerazioni sulla presenza inaspettata ma costante di Dio, magari nel primo estraneo incontrato al supermarket, ci indottrinano al non rinunciare a quanto emotivamente guadagnato nella propria esistenza, con qualche scena originale per l'identificazione di libro e film (nel caso specifico i due temi cardine sono stati riuniti nello stesso abitacolo). C'è poi la fortuna di pescare qua e là tra i congiunti per la definizione dei personaggi e mica è poco.