La vita segreta della bambola solitaria

La bambola solitaria del titolo, primo di una lunga serie di libri per bambini di Dare Wright, ha per protagonista Edith, una bambola che vive da sola in una grande casa e che soffre enormemente per questa solitudine forzata, almeno finché un giorno non conosce due orsi di peluche. Mr. Bear e Little Bear. Un giorno Mr. Bear esce di casa per andare a fare una commissione e i due rimasti decidono di avventurarsi per esplorare la casa. Una storia che le madri leggevano per le loro piccoline, che ebbe successo e fece sì che la fama di Dare rivaleggiasse con quella della madre, l’unica artista che riuscì a fare un ritratto a Greta Garbo. Ma non è solo questo: quel libro non contiene soltanto la storia di una bambola. Contiene l’arte di Dare Wright, che ne curò la scrittura, la messa in scena, la regia, la fotografia, i costumi, l’illuminazione. Era un direttore creativo vero e proprio – e ci mise qualche anno per capirlo, facendo prima l’attrice e la modella. Leggendo la ricostruzione della sua vita per mano della Nathan in questa toccante biografia, non si scopre soltanto la bravura di una bellissima fotografa. Arriviamo a capire una cosa che è sempre stata davanti ai nostri occhi. The lonely doll e le sue avventure non erano altro che il modo della sua autrice di esprimere i traumi della sua infanzia e la perenne sottomissione alla madre – che la dipingeva negli innumerevoli ritratti sempre come un’adolescente anche quando la figlia era più che adulta e che dormiva nel suo stesso letto.

Era da un po' che facevo la corte a questo libro, intrigata dalla storia e dalla copertina.. Mi è piaciuto, anche se mi aspettavo una storia più cupa e piena di cose macabre per quello che avevo letto in giro nei vari blog su internet.. Così non è stato, ho un po' faticato a proseguire la lettura in quanto in molti punti è un po' lento e ripetitivo, ma consiglio comunque la lettura, magari c'è qualcuno che potrebbe apprezzarlo più di me..