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Vita e morte di Adria e dei suoi figli
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Vita e morte di Adria e dei suoi figli - Massimo Bontempelli - copertina
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Vita e morte di Adria e dei suoi figli

Descrizione

«La bellezza fu la sua cura d'ogni minuto e scopo d'ogni atto; la sentiva come una cosa fuori di lei, che Dio le aveva data in custodia. Davanti a quella bruciò dunque ogni altra cosa, sentimento, inquietudini, piacere di vivere, ambizioni. Questa non era ambizione, ma un culto.»


Adria è una donna di straordinaria bellezza. Nel timore che qualsiasi effusione possa svigorire questa dote rarissima, consente ai propri figli, Tullia e Remo, un solo incontro settimanale. Anche al marito è vietato abbracciarla: la bellezza è la religione di Adria e nessuno può interferire. Col passare degli anni, però, la devozione incondizionata all'estetica inizia a risentire del peso della maturità. Adria si sente ancora più bella, ma avverte l'assedio delle emozioni, minaccia angosciante per la sua perfezione. Decide, perciò, di sparire. Parte per Parigi con la sua cameriera e ordina alla famiglia di non raggiungerla: nessuno potrà più vederla. Al marito e ai figli non resta che rassegnarsi. Incombe la Prima guerra mondiale e i loro destini sono segnati dalle vicissitudini e dal dolore. Adria, invece, trascorre i suoi anni in un'autentica clausura. A un certo punto, però, una nuova ordinanza impone la demolizione di interi quartieri per un ammodernamento urbanistico. Anche la sua abitazione parigina è coinvolta, ma la protagonista si rifiuta di abbandonarla. Non può sopravvivere alla segretezza del suo riparo, che da anni ne preserva la bellezza e la tiene lontana dal mondo e dalle persone. Riprende tra le mani lo specchio, in cui da tempo rifiuta di riflettersi, e si consegna a un epilogo sconvolgente e misterioso. Prefazione di Marinella Mascia Galateria.
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Dettagli

2022
9 settembre 2022
160 p., Brossura
9791280084231

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Erika
Recensioni: 5/5
Storia incantata e perfetta.

Remo: "Una volta vorrei tanto abbracciarla, toccarla". Tullia: "Oh, sai che non si può. Si sciupa". "I bambini, che amava, non potevano avvicinarla che una volta la settimana in una breve visita senza espansioni: non temeva che i loro abbracci le sgualcissero i vestiti, ma che l'affetto intorbidasse in lei quella volontà d'essere bella". Questa è la storia di Adria che, dopo aver vissuto nel culto della propria bellezza, alla soglia dei trent'anni decide di ritirarsi dal mondo in modo che nessuno, neppure il marito e i figli, possa assistere al suo "declinare" e sceglie Parigi come luogo dove "suggellare la giovinezza e nascondere la morte". Questa è la storia di Tullia e Remo, figli di una madre assente, che fanno i conti con i loro vuoti esistenziali. Questa è una storia incantata e perfetta.

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cento_book
Recensioni: 4/5

Vita e morte di Adria e dei suoi figli pubblicato per la prima volta nel 1930 e ripubblicato di recente da Utopia Editore (2022) è il secondo romanzo che leggo di questo scrittore e si conferma anticipatore di tematiche moderne con un stile profondo ma anche lirico: il culto del corpo della bellezza che rende dei ma che può essere condanna allo stesso tempo. Quella condanna voluta e subita da Adria.

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Sandro Grammauta 1974
Recensioni: 5/5

Altro romanzo gioiello del nostro grande autore, fra i migliori scrittori del glorioso '900 letterario italiano, per me un classico le cui opere al pari di un Calvino, dovrebbero essere sempre disponibili nelle nostre più importanti librerie, da poco però alcuni editori hanno mostrato interesse per Bontempelli, dopo colpevoli anni su anni di pietoso oblio. Un tipo di realismo magico che non tradisce mai, incanta e affascina, in questo caso il culto del corpo e della bellezza (ma quanto è attuale il tema, quanto è stato profetico, visti i tempi, in cui il vero dio è il nostro corpo), efficacissimo lo stile, ottima come sempre la qualità dell'atmosfera, stupendo il finale. "Bontempelli è un autore che filtra il mondo attraverso una lente unica. È il più originale di tutti". firmato Luigi Pirandello.

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Conosci l'autore

Massimo Bontempelli

1878, Como

Massimo Bontempelli è stato uno scrittore italiano. Dopo incerti esordi carducciani, e dopo un effimero accostamento al futurismo, in numerosi saggi (raccolti poi, in gran parte, nel volume L’avventura novecentista, 1938) e dalle colonne della rivista in lingua francese «900» (da lui fondata, con Curzio Malaparte, nel 1926), B. si fece promotore del novecentismo, movimento che, fra gli anni Venti e gli anni Quaranta, contribuì al rinnovamento della nostra cultura. B. teorizzò, e praticò, una sorta di neoclassicismo, ch’egli definì «realismo magico»: un’arte capace di estrarre, attraverso il gioco dell’intelligenza e dell’ironia, il dato fantastico e irreale dalle vicende quotidiane. Al «realismo...

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