Una vita

La storia cruda di una vita che continua a non andare come si sperava. Contro la protagonista l'autore lancia ogni possibile disavventura, fino al limite dell'assurdo. Una allegoria della proverbiale legge di Murphy "se qualcosa può andare storto lo farà". Ma dalle rovine di questa vita si rialza comunque il profilo di Jeanne che, seppure a testa bassa, continua a procedere sperando in un futuro migliore. Mi è sempre venuto spontaneo il parallelo con Madame Bovary, che al tradimento delle sue aspettative non è riuscita a dare una sintesi. Due prospettive sul destino, due vite.

Ripreso in questi giorni e riletto in alcuni momenti di pausa con un caffè caldo in mano. Una vita, una vita come tante, certo, ma meravigliosamente narrata da un grande maestro di ritratti letterari. Ancor più che il Bel Ami, una vita racchiude stile e delicatezza, accuratezza dei particolari, attenzione alle emozioni della protagonista. Una vita dell'epoca, amara, malinconica, con quel velo di non nostalgia che ti resta addosso. Un grande ritratto di donna. Meraviglioso... come solo la letteratura che ha fatto storia sa essere.

Un libro intenso, ricco di emozioni, con descrizioni d'ambiente che rendono giustizia a una storia d'amore tormentata, all'ingenuità di una protagonista che sulla sua pelle impara cosa significa il tradimento, il dolore, la perdita, l'inganno. Sentimenti forti, spesso negativi, ma anche molto realistici. Si stabilisce con la protagonista un'empatia, un legame che ci fa immedesimare nelle sue tristi vicissitudini. Consigliato a chi ama i classici.