Una vita

((L'ho letto in edizione originale, per cui il mio commento si limita al contenuto e non alla traduzione)) . La narrazione è lenta all'inizio, indugia in descrizioni comunque funzionali a tratteggiare carattere e aspettative della protagonista, Jeanne. Il ritmo aumenta dopo il terzo capitolo, e la lettura diventa più semplice. Maupassant descrive con sorprendente accuratezza la vita e le disillusioni di una giovane esponente della piccola nobiltà, il cui stile di vita era all'epoca in via di profonda ridefinizione. Jeanne è cresciuta da genitori appartenuti a un mondo che non esiste più; è educata ma non è attrezzata ad affrontare i saliscendi della vita, che accoglie come manifestazioni di un destino avverso. Al suo romanticismo e fatalismo si contrappone il positivo realismo della sorella di latte Rosalie, per la quale la vita va presa com'è, e non è mai tutta bella o tutta brutta (morale del libro). Ho trovato nell'accostamento delle due diverse visioni l'elemento interessante del racconto, e lo spunto di riflessione. La narrazione è costellata da altri personaggi minori, ben delineati. Ho trovato alcuni passaggi commoventi. Non credo sia il miglior libro di Maupassant, ma non per questo non vale la pena leggerlo. Un bravo scrittore lascia sempre qualcosa.

Di questo autore avevo letto solo Bel Ami e mi era piaciuto tantissimo, devo ammettere che anche Una vita è un libro molto bello. Affascinano i personaggi, la trama, la storia e le varie descrizioni degli stati d'animo che permettono al lettore di sentirsi vicino ai protagonisti. Un classico d'autore lo definisco. Consigliato.

Un libro struggente nella sua malinconia e nella imperiante solitudine della protagonista. Gli eventi di una vita di donna scorrono sotto gli occhi del lettore, rapidi inesorabili fino alla fine. Ci si sente afflitti per una vita che non ha mai conosciuto la felicità.