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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2019
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"E’ in arrivo un cambiamento, secondo me, nella vita delle ragazze e delle donne. Sì. Ma spetta a noi favorirlo.Finora le donne sono state solo quello che erano in rapporto a un uomo.Punto e basta.Una vita non più autonoma di quella di un animale domestico.". La vita delle ragazze e delle donne racconta le tappe della crescita di Del,una ragazza intelligente,spiritosa,sensibile,a tratti sfrontata e superba.Ne narra le amicizie,i rapporti con i familiari,i primi amori,la scoperta del sesso,emozioni, sentimenti,l'amore per lo studio e la cultura, il rapporto con la fede,l'amore per la scrittura e la voglia di ascoltare storie, racconti di vite. Gran parte del romanzo parla del rapporto con il sesso maschile,la continua ricerca da parte delle donne di piacere agli uomini "L’amore non è cosa per le non depilate" e dell'amore, che ben presto si trasforma in una trappola per le donne, anche per quelle più libere, autonome, emancipate e intelligenti, fino a trasformarle in "Uno di quei rettili dalla mobilità impaurita, la classica sopravvissuta a un'esistenza femminile...". Accanto alla vita di Del vengono narrate altre vite ed altre storie. C'è un particolare che pare accomunare tutti i protagonisti, soprattutto le protagoniste:la direzione sbagliata presa delle loro esistenze,le scelte obbligate operate ai bivi importanti;le convenzioni,le aspettative altrui,che, anziché accompagnarle e dirigerle verso la loro realizzazione,le conduce a ripetere i passi delle loro madri o a seguire anziché i propri sogni,i sentieri tracciati per loro da altri, a seguire solchi già scavati. "La gente si porta appreso parecchio del proprio testardo disorientamento, delle molteplici ombre di sé".
La vita delle ragazze e delle donne è un libro che leggi alla velocità della luce, perché la storia di Del è un po la storia di tante ragazze e donne che cercando se stesse scoprono il mondo, non un mondo bellissimo o bruttisimo, ma la vita così com'è, nelle sue contraddizioni, nella sua povertà e nella su ricchezza. Emanciparsi è sempre difficile, soprattutto per le ragazze che devono sempre ribadire di volere la stessa vita dei maschi fatta di esperienze, progetti, libertà. Del la nostra protagonista ci narra la sua storia alla scoperta della libertà. Le ultime pagine del libro sono ricchissime non puoi che sperare in lei e un po' anche per noi stesse.. Perché la fatica di essere se stessi vale sempre lo sguardo attonito del mondo circostante.
Ho scelto questo volume a caso, tra i titoli suoi che mi mancavano da leggere, l'ho fatto perciò non sapendo che questo è il suo unico romanzo, leggendolo mi aspettavo infatti la solita serie di racconti. Non per questo mi ha delusa! La Munro scrive da Nobel e probabilmente lo farà anche con la lista della spesa! Scherzi a parte, questa è la storia di Dell, cresciuta a Jubilee, dall'età di 12 anni circa alla gioventù post liceale. La sua crescita tra i parenti, gli amici e i primi amori. Le sue insicurezze, i suoi gusti e le sue scelte, il suo diventare donna e affrontare gli importanti temi della vita: la morte, il rapporto con la madre, la fede, la sessualità, l'amicizia e l'amore. Con la Munro non si sbaglia mai.
Recensioni
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Pubblicato per la prima volta in Canada nel 1971, dove l’autrice si era già fatta notare per una raccolta di racconti, Lives of Girls and Women è considerato l’unico romanzo nella vasta produzione di Alice Munro, pur trattandosi non proprio di un romanzo, ma di una serie di storie interconnesse tra loro.
Nella sua unicità questo libro mostra già, in maniera prodromica, tutte le caratteristiche narrative tipiche della scrittrice canadese, premiata con il Man Booker Prize nel 2009 e successivamente con il Premio Nobel nel 2013.
La protagonista della storia, Del Jordan, che il lettore ha già incontrato in altre opere dell’autrice, viene descritta in queste pagine in vari momenti della sua vita, dall’infanzia all’adolescenza, fino agli anni della maturità. Ciascuno di questi momenti è scandito dai capitoli-racconti che compongono il libro.
La crescita della protagonista è narrata con il distacco caratteristico dell’autrice, che accantona i sentimenti in favore della descrizione dei fatti: senza mai intervenire nella narrazione Alice Munro si dilegua a favore della sua protagonista, senza mai indugiare nell’autocelebrazione. Il fulcro del romanzo sono semplicemente i personaggi femminili e le loro relazioni, in ogni capitolo il lettore vedrà la giovane protagonista scontrarsi con i temi cruciali della formazione: la “scoperta” della morte, la fede, la famiglia, l’amicizia ed il sesso.
L’autrice utilizza le figure maschili – marginali nella storia – per distruggere alcuni archetipi di cui si è spesso abusato nella letteratura. Lo zio della protagonista – ad esempio -, apparentemente rozzo e distaccato, rivela invece un forte istinto genitoriale che lo porterà ad uscire dal suo “mondo”; oppure il fratello, presentato come stereotipo del ragazzo ottuso di provincia, che mostrerà la sua sensibilità nei confronti del cane di casa. Una carrellata di personaggi secondari che condiscono la narrazione con l’intento precipuo di rompere gli schemi narrativi e sociali dell’epoca, dando al lettore un punto di vista originale e inedito sulla vita della provincia canadese.
Alice Munro ci ha abituati a narrazioni incentrate sul rapporto madre – figlia, ai contrasti fra di esse e ad un accurato approfondimento psicologico; senza risparmiare al lettore i lati negativi della protagonista, come un certo tipo di crudeltà tipica della giovinezza. Il suo è un universo diviso in piccole monadi e isolato attraverso sottili soglie: le mura domestiche dal quartiere, il quartiere dalla città, la città dal resto del mondo e ogni persona da chiunque altro. Ogni incontro fra questi mondi è una spinta narrativa che può concretizzarsi attraverso un viaggio tanto quanto un abbraccio.
Spesso paragonata ai maestri del racconto, primo fra tutti Raymond Carver, Alice Munro ha dimostrato invece una capacità piuttosto inedita, forse unica, nel cogliere e descrivere i momenti cruciali nella vita di ogni individuo. Proprio questa particolarità permette ai suoi lettori di riconoscersi nei suoi personaggi e di amare i suoi racconti.
Recensione di Federico Strazzeri
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