Una vita degna di essere vissuta

Marsha Linehan, la grande psicologa esperta di diturbo borderline di personalità, si svela. Le mosse della DBT (Dialectical Behaviour Therapy) prendono origine da se stessa e dalla sua personale esperienza di malattia. Caos mentale, disregolazione emotiva, depressione, autolesionismo, pensieri suicidari sono stati vissuti in prima persona dall'autrice. Ne ha fatto la sua missione di cura e la sua salvezza per raggiungere una vita degna di essere vissuta. Assolutamente da leggere da parte dei professionisti che, come me, si occupano del disturbo borderline, ma anche dai pazienti e dai famigliari.

A prescindere dal sistema teorico della Terapia Dialettica Comportamentale (semplicistico e confuso), il libro merita di essere letto e meditato. E' la confessione coraggiosa di una donna famosa che ammette di aver passato, da ragazza, più di due anni in clinica psichiatrica, con un disturbo borderline di personalità con gravi spunti di autolesionismo e tentativi di suicidio. Il libro è una denuncia (in tono arguto e mai opprimente) della scempiaggine della psichiatria americana di quegli anni e una dimostrazione di come le persone che soffrono siano spesso (il più delle volte) più intelligenti dei loro psichiatri.

Ho apprezzato molto questo libro, una biografia romanzata dell'autrice, rinomata Psicoterapeuta e fondatrice della DBT (un approccio comportamentale molto utile nel trattamento di pazienti Borderline). Nonostante la lunghezza, il libro é scorrevole e si legge facilmente. L'autrice riesce a tenere alta l'attenzione del lettore e non cade mai nel banale. Il punto di forza di questo libro sta nel fatto che la Linehan, affetta lei stessa da una grave forma di disturbo borderline, possa pienamente rappresentare l'idea di come, nonostante tutto, le difficoltà possano essere affrontate rendendo la vita degna di essere vissuta.