La vita è un'azzurra leggenda

I libri, quelli veri e sentiti Enrico Lazzarini è un amico di quelli che si radicano lentamente ma inesorabilmente nella corteccia delle riflessioni di chi ha la fortuna di conoscerlo. E' un contrabbassista di fama che si è scoperto scrittore per esigenze d'anima e non di palco. Il suo libro, "La vita è un'azzurra leggenda", mi ha preso in contropiede. Un libro di racconti intensi, autobiografici quanto basta per non tediare il lettore, carichi di significati all'apparenza reconditi ma sostanzialmente in bella vista. Enrico racchiude nel suo libro le sue domande e le sue risposte, le sue perplessità e le sue certezze mai piene: senecano nella sostanza e socratico nella forma mentis. Questo libro merita la lettura di chiunque proprio perché chiunque ha vissuto, visto, chiesto, goduto e sofferto di qualcosa che questi magnifici racconti contengono. La severa autocritica che accompagna il mai domo Enrico in queste pagine di quotidianità non impedisce al lettore di apprezzarne la vera apertura mentale, la vera condivisione, la vera voglia di avere una propria parte nel mondo. Nel bene e nel male, senza paura alcuna di mostrarsi per quello che si è. Che io sappia, Enrico non è mai stato un punkrocker né ha mai suonato il punk: eppure di questa filosofia sono dipinti molti tratti della sua esistenza e del suo libro. A me ha fatto bene leggerlo. E mi piace l'idea di consigliarlo.