La virtù femminile

Grande delusione. Storia potenzialmente interessante, ma scritta malissimo e tradotta anche peggio (irritante il continuo ricorso agli aggettivi prima dei sostantivi, e ridicole le traduzioni dei nomi...) Il tutto resto noiosissimo da infinte descrizioni sui kimono. Unico aspetto positivo: un insight sulla figura delle geishe*.... PS buffo come da noi in Italia i "giapponofili" si ostinino a sostenere - quasi con sdegno- come non siano "prostitute" ... Parliamo di ragazzine di 14 anni vendute dalle famiglie e "fortemente incentivate" (anche se non costrette) a far sesso con i clienti alla fine dell'intrattenimento... Fate vobis.

Oltre ad essere terribilmente noioso, con una protagonista lunatica, perennemente insoddisfatta e irritante la cosa che più mi ha infastidito in questo romanzo è la traduzione italiana dei nomi giapponesi. Non potevano mantenere la fragile bellezza di questi splendidi nomi orientali? No, per fare un esempio hanno tradotto un nome come "Crisantemo di mille generazioni". Più squallido di così non si può, eh?

Sinceramente parlando,io l'ho trovato tanto pesante e noioso....la storia in se per sè non sarebbe nemmeno male, ma l'autrice poteva risparmiarsi un bel pò di pagine a parer mio inutili e anche la storia parallela della stilista di kimono che non aveva alcun senso. Voto 3 solo perchè sono un amante del genere.