Villagers

In parte indie sperimentale e in parte soft rock anni '70, il primo disco dei Califone dopo tre anni vede la forza creativa di Tim Rutili raggiungere nuovi livelli di armonia, fragilità e sicurezza. Sia che si parli di goth invecchiati che conservano la loro identità attraverso decorazioni spettrali che durano tutto l'anno ("Halloween"), sia che si parli di una conversazione immaginaria con un monarca consanguineo ("Habsburg Jaw"), sia che si parli dei conflitti tra identità e tecnologia ("Ox-Eye"), le nove tracce di Villagers si estendono e si dilettano nell'oscurità disordinata della vita moderna. Come quando si è seduti in soggezione sull'altalena del portico alla fine del mondo, l'ultimo disco dei Califone si meraviglia ai confini dell'universo e si diffonde nell'oscurità dell'infinito.