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Una viennese a Parigi
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Una viennese a Parigi - Ernst Lothar - copertina
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viennese a Parigi

Descrizione


Dall’autore della Melodia di Vienna, un altro capolavoro di uno dei grandi protagonisti della letteratura mitteleuropea riscoperto dalle Edizioni E/O. Ernst Lothar continua la sua indagine sui destini dell’Europa sospesa fra le due guerre mondiali.

Austria, 1938, i nazisti hanno occupato Vienna, l’Europa è sempre più vicina al baratro del secondo conflitto mondiale. Gli austriaci subiscono l’invasione con un misto di rassegnata impotenza e speranzosa cecità, ma Franzi non è come gli altri e decide di abbandonare la sua città. La ragione non è la sua etnia o la sua religione, non è ebrea né appartenente ad alcuna minoranza. Solo non riesce a sopportare l’idea di assistere impotente all’ascesa di Hitler. Si fa dunque trasferire a Parigi, in un ufficio di corrispondenza della casa di produzione cinematografica per cui lavora. In Francia tutto appare diverso: la gente è libera, nessuno teme che il proprio vicino di casa lo denunci, i cartelloni dei teatri sono ricchi di spettacoli, i bistrot traboccano di gente. A Parigi conosce Pierre, un affascinante giornalista di cui presto si innamora, ricambiata. Ma un sordido ricatto minaccia il loro amore. Nonostante questo Franzi è felice, ma sulla coscienza le grava il peso della sua scelta: è da codardi abbandonare il proprio paese nel momento del bisogno? Ma cosa avrebbe potuto fare lei da sola? E com’è possibile che nessun austriaco abbia mosso un dito per opporsi all’annessione? La guerra spazza via interrogativi, sogni e speranze. Pierre è costretto a partire per il fronte mentre Franzi assiste alla caduta della Francia sotto il giogo del Reich e vede nei francesi la stessa cecità che era stata degli austriaci, la stessa voglia di minimizzare l’occupazione. Ma questa volta Franzi non ha intenzione di scappare.
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Dettagli

E/O
2018
509 p., Brossura
9788866329251

Valutazioni e recensioni

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El
Recensioni: 5/5

"Una viennese a Parigi" affronta il tema delle persecuzioni del regime nazista in maniera molto diversa dai romanzi più famosi sul tema. Ricopre un arco temporale che va dal 1938 al 1940 ed è scritto sotto forma di diario dalla protagonista Franzi, giovane donna austriaca che non ha origini ebraiche né appartiene ad alcuna minoranza e che tuttavia decide di abbandonare Vienna poiché non riesce a sopportare l'idea di assistere impotente all'ascesa di Hitler e all'annessione della sua Austria. Si fa trasferire dalla casa di produzione cinematografica per cui lavora nella sede di Parigi, città che la incanta dal primo momento in cui vi mette piede e in cui si respira aria di libertà, ove incontra molte persone che conosce fuggite da Vienna per timore di essere perseguitate a causa della loro etnia. Qui conosce Pierre, un affascinante giornalista alle prese col proprio divorzio, di cui si innamora e da cui è ricambiata. Ma la seconda guerra mondiale imperversa, e tutto, a Parigi e nella vita di Franzi, è destinato a cambiare. Ho apprezzato tanto la scorrevolezza del flusso di pensieri di Franzi, ed è stato curioso leggere alcuni dialoghi in francese e in inglese. Soprattutto mi ha emozionata scoprire dalla prefazione dello scrittore che quello che lui ha trasmesso a noi (chiaramente, tra le altre modifiche apportate, cambiando i nomi) è un diario scritto da una persona che ha vissuto realmente tutte le vicende narrate. Lo consiglio.

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cecilia
Recensioni: 3/5

Forse mi aspettavo troppo da questo romanzo, nel senso che mi interessava in particolare la trattazione dell'occupazione nazista di Parigi, mentre al contrario prevale la narrazione delle vicende dei singoli personaggi, a tratti insistita e didascalica.

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Roberta
Recensioni: 4/5

Un bel romanzo storico imperniato su fatti realmente accaduti. C'e' anche la storia d'amore che potrebbe reggere da sola tutto il racconto . Ho avuto modo di conoscere questo autore, purtroppo, poco conosciuto in Italia ,con "La Melodia di Vienna". E' un uomo che ha vissuto proprio durante il conflitto e che ne ha vissuto sulla pelle tutte le conseguenze, a partire dalla condizione di chi, come lui, è dovuto scappare dalla propria terra d’origine ed emigrare in un altro Paese. Proprio grazie a questa esperienza e' riuscito a mettere nella pagine di questo romanzo, scritto sotto forma di diario, tutte le emozioni e le frustrazioni della protagonista, Franzi, una giovane viennese di razza ariana che decide di emigrare a Parigi quando l’Austria viene invasa dall’esercito di Hitler ed entra a far parte del territorio tedesco.

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Voce della critica

È un romanzo in cui si percepiscono chiaramente la rabbia, lo spaesamento, il senso di impotenza, il desiderio di voler fare qualcosa ma di non sapere come farlo.
Pur non essendo ebrea, né appartenente a nessuna minoranza etnica o religiosa, la giovane viennese Franzi decide di emigrare in Francia quando l'Austria viene invasa dall'esercito di Hitler: non riesce ad accettare il comportamento passivo dei suoi connazionali, che accolgono l’arrivo delle forze hitleriane senza fare nulla.
Cogliendo al volo l'occasione di andare a lavorare in una filiale della casa di produzione cinematografica presso la quale è impiegata, Franzi si trasferisce a Parigi.
Da principio, la situazione politica europea fa solo da sfondo alle vicende personali della protagonista e giunge a lei soprattutto grazie ai pochi contatti con i genitori e alla professione di giornalista dell’affascinante Pierre, con il quale la ragazza avrà un’avvincente storia d’amore. Quando però quest’ultimo parte per il fronte e l’esercito nazista arriva alle porte di Parigi, tutto si capovolge e Franzi si ritrova improvvisamente al centro del secondo conflitto mondiale.
Una viennese a Parigi è un libro perfetto per capire com’era la vita di coloro che vissero a stretto contatto con il regime totalitario nazista. Oltre a questo, racconta la storia d’amore di una donna per la propria patria di origine – l’Austria – e per quella adottiva – la Francia.  Racconta la storia d’amore di una figlia per i propri genitori lontani, di una donna per il proprio uomo e di una madre per il proprio figlio.
Un ottimo testo da cui partire per scoprire un autore che meriterebbe decisamente molta più considerazione.

Recensione di Francesca Benettoni
A cura del Master in Editoria dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori

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Conosci l'autore

Ernst Lothar

Ernst Lothar Muller (Brno 1890-Vienna 1974) fu scrittore, regista e critico teatrale. Dopo la laurea in giurisprudenza e una rapida carriera nella burocrazia austriaca si dedicò anima e corpo alla scrittura e al teatro arrivando a dirigere il Theater in der Josefstadt di Vienna. Nel 1938 a causa delle persecuzioni del regime nazista emigrò negli USA dandosi all’insegnamento universitario. Tornò a Vienna nel 1949 e continuò a scrivere romanzi, liriche e saggi. Della vasta produzione dello scrittore (oltre venti romanzi e una straordinaria produzione teatrale) purtroppo quasi non è giunta traccia nel nostro Paese. Nel 1933 Mondadori stampò Piccola amca, romanzo di una dodicenne, seguito nel 1936 da Romanza in Fa Maggiore. Il romanzo La melodia...

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