Viaggio sentimentale

Fejtö è un tipico figlio della Mitteleuropa, un uomo abituato a un grande e 'comodo' Stato-madre che improvvisamente si trova a dover attraversare confini sconosciuti fino a poco prima, ad affrontare diversità inusitate e rancori risvegliati dopo un torpore secolare, a confrontarsi con un 'altro' sconosciuto e sorprendente. Alla luce di questo stato d'animo l'autore affronta questo testo intrecciando tre piani diversi: il bimbo nostalgico alla ricerca dei ricordi di una madre che non c'è più, cercando di incollare irregolari tessere fornite da curiosi, astiosi, folli, buoni, crudeli e meravigliosi parenti vicini e lontani; il volenteroso giovane storico-filosofo in erba che intervista personalità della cultura e confronta con essi teorie e ideali; l'uomo stanco di freddo e di nebbia che vuole vedere il mare e che torna bambino sulle rive dell'Adriatico, a lungo sognato e idealizzato. Il libro è un viaggio quindi, non solo geografico, ma genealogico e formativo-culturale, godibilissimo per linguaggio e descrizioni, per fantasia e curiosità nei capitoli della memoria familiare e del viaggio, più specialistiche e fruibili a meno ampio pubblico invece le parti più strettamente legate a personalità della cultura e alle descrizioni delle loro interviste.