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Descrizione


«È vero che per anni si era descritta la posizione dello scrittore, sopraelevata e moralmente ingualcibile, quasi da sommo sacerdote, come un possibile luogo politico, e volendodar prova di audacia ci si era spinti fino ad auspicarla come tale, ma vedere lo scrittore impegnato, ovvero la "coscienza della nazione" personificata, piazzato cosi poco accademicamente tra i fumi della birra, sudato e impelagato in mille particolari concreti, questo era uno spettacolo inammissibile».


«Per sette anni molti hanno tentato, insieme a me, di smuovere una pietra. Dicono che si sia spostata un poco. Solo quando lo scrittore si è inteso come cittadino, i cittadini hanno cominciato a intenderlo come scrittore. Vi rivolgo un invito cordiale: siate scomodamente civici!». È questa la conclusione provvisoria dell’esperienza politica che Günter Grass ha intrapreso nel 1965, con preciso intento di mettere in discussione se stesso, e che è documentata in questo volume, in cui sono raccolti i discorsi e gli articoli piú significativi della lunga campagna. Respingendo le tentazioni delle grandi costruzioni utopiche, che ebbero il loro momento di massima enfasi alla fine degli anni sessanta, Grass ha voluto uscire dalla torre d’avorio della letteratura e dal comodo ruolo dello scrittore come «coscienza della nazione», vate «sopraelevato e moralmente ingualcibile», per misurarsi in concreto, in una ragnatela di gesti, di parole, di iniziative che ridessero significato e sostanza a un dialogo democratico di base. Nutrito di spregiudicatezza e di fantasia, il suo viaggio non si è svolto all’insegna di trovate propagandistiche e di raffinate tecniche promozionali, ma è stato progettato e condotto come ricerca per riannodare con i cittadini, prima ancora che con gli elettori, i modi di una informazione critica, di un dibattito delle idee svincolato dagli impacci della burocrazia di partito e dalle mistificazioni della grande stampa. L’interesse primario dell’esperienza va ricondotto proprio a questo tentativo di rinnovamento, al di là degli stessi successi raggiunti da Grass e dai suoi amici: la sconfitta della Grande Coalizione, quello establishment che aveva i suoi rappresentanti in Kiesinger e Axel Springer. In questa sua attività sul campo, ma anche all’interno dello SPD, Grass ha impiegato le sue migliori doti di scrittore: lo humour caricaturale e grottesco, le invenzioni paradossali, gli estri del polemista, i ricorsi autobiografici, che talora trasformano i suoi interventi nelle pagine di Il tamburo di latta o di Anestesia locale .

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Dettagli

1997
1 gennaio 1997
VIII-247 p.
9788806369545

La recensione di IBS

«è vero che per anni si era descritta la posizione dello scrittore, sopraelevata e moralmente ingualcibile, quasi da sommo sacerdote, come un possibile luogo politico, e volendo dar prova di audacia ci si era spinti fino ad auspicarla come tale, ma vedere lo scrittore impegnato, ovvero la "coscienza della nazione" personificata, piazzato cosi poco accademicamente tra i fumi della birra, sudato e impelagato in mille particolari concreti, questo era uno spettacolo inammissibile».
«Per sette anni molti hanno tentato, insieme a me, di smuovere una pietra. Dicono che si sia spostata un poco. Solo quando lo scrittore si è inteso come cittadino, i cittadini hanno cominciato a intenderlo come scrittore. Vi rivolgo un invito cordiale: siate scomodamente civici!».È questa la conclusione provvisoria dell'esperienza politica che Günter Grass ha intrapreso nel 1965, con preciso intento di mettere in discussione se stesso, e che è documentata in questo volume, in cui sono raccolti i discorsi e gli articoli piú significativi della lunga campagna. Respingendo le tentazioni delle grandi costruzioni utopiche, che ebbero il loro momento di massima enfasi alla fine degli anni sessanta, Grass ha voluto uscire dalla torre d'avorio della letteratura e dal comodo ruolo dello scrittore come «coscienza della nazione», vate «sopraelevato e moralmente ingualcibile», per misurarsi in concreto, in una ragnatela di gesti, di parole, di iniziative che ridessero significato e sostanza a un dialogo democratico di base.Nutrito di spregiudicatezza e di fantasia, il suo viaggio non si è svolto all'insegna di trovate propagandistiche e di raffinate tecniche promozionali, ma è stato progettato e condotto come ricerca per riannodare con i cittadini, prima ancora che con gli elettori, i modi di una informazione critica, di un dibattito delle idee svincolato dagli impacci della burocrazia di partito e dalle mistificazioni della grande stampa.L'interesse primario dell'esperienza va ricondotto proprio a questo tentativo di rinnovamento, al di là degli stessi successi raggiunti da Grass e dai suoi amici: la sconfitta della Grande Coalizione, quello establishment che aveva i suoi rappresentanti in Kiesinger e Axel Springer. In questa sua attività sul campo, ma anche all'interno dello SPD, Grass ha impiegato le sue migliori doti di scrittore: lo humour caricaturale e grottesco, le invenzioni paradossali, gli estri del polemista, i ricorsi autobiografici, che talora trasformano i suoi interventi nelle pagine di Il tamburo di latta o di Anestesia locale.

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Conosci l'autore

Günter Grass

1927, Danzica

Figlio di madre polacca e padre tedesco, Günter Grass nasce a Danzica, allora città-stato indipendente. Un luogo multietnico in cui polacchi, tedeschi e kashubi convivevano tra tensioni e fatiche. I genitori del piccolo Günter possiedono una drogheria, e lui va a scuola fino a 15 anni, quando prova ad arruolarsi nella marina del Terzo Reich. Non ci riuscirà, ed entrerà come volontario nel Reichsarbeitsdienst e due anni dopo nelle Waffen SS. (Confesserà la sua infatuazione per il Terzo Reich in un libro di gran scalpore, Sbucciando la cipolla, edito in Italia nel 2007 per Einaudi). Nel 1945 viene ferito dagli Alleati e, catturato dagli statunitensi, viene rinchiuso in un campo di prigionia in Baviera. Dopo al guerra viene liberato ma perde del tutto i contatti...

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