Il viaggio dell'assassino. Trilogia dei Lungavista. Vol. 3

L'ultimo volume della Trilogia dei Lungavista è il meno riuscito dei tre, un po' prolissa la parte sul viaggio sulla strada dell'Arte, mentre la prima parte, che racconta il viaggio dal Cervo fino al Regno delle Montagne scorre piacevole. Pochi personaggi rispetto ai due precedenti - Fitz ed il lupo Occhi di Notte protagonisti indiscussi - con l'aggiunta della cantastorie Stornella e della vecchia Ciottola, dal passato misterioso. Ammirevole in ogni caso lo stile di scrittura della Hobb

Il viaggio per l’assassinio di Regal prima e alla ricerca di Veritas dopo si trasforma per il bastardo reale in un percorso di crescita e maturazione costante. L’autrice inoltre approfitta di questo specie di “tour” nel suo mondo per spiegare nel dettaglio politica, storia, leggende, economia e geografia di un regno che mano a mano le si voltano le pagine viene dipinto in maniera sempre piu’ realistica. La lunghezza del libro inoltre permette alla hobb di definire dei comprimari che con questa ultima parte smettono di essere tali. Il matto su tutti è un personaggio che con le sue fragilità e misteri mai del tutto spiegati ti entra dritto nel cuore.

Il viaggio dell’assassino è un lunghissimo viaggio nel mondo creato da Robin Hobb, ma non solo. E’ un lungo viaggio emotivo all’interno di FItz, protagonista assoluto che abbiamo conosciuto sin da bambino e che ne ha subita di ogni. Personaggio così ben delineato e costruito con tutte le sue imperfezioni e debolezze ma anche con un suo senso di giustizia e forza interiore che non può non conquistare il lettore. Penso che sia difficile per uno scrittore creare un protagonista così vivo come abbia fatto la Hobb.