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Verso il sud - Dany Laferrière - copertina
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Descrizione


In questo romanzo l'autore torna alla sua terra d'origine, Haiti. È la fine degli anni Sessanta e il dittatore Baby Doc stringe in una morsa di terrore tutta l'isola. Qualsiasi cosa può diventare un capo d'accusa. L'unica cosa libera e incontrollata è il sesso. Dal sesso si possono ricavare denari per sopravvivere, divertimento e amore sincero, sentimenti che aiutano a sopportare il peggio. Tre americane sulla cinquantina arrivano per una piacevole vacanza, tra i fiori e le palme di una natura lussureggiante. Legba, uno splendido diciottenne nero e avorio si destreggia tra i loro desideri cercando di soddisfarli tutti. Non è soltanto una questione di denaro ma anche di tenerezza.
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Dettagli

2006
319 p., Brossura
9788877384461

Voce della critica

Segnalando su queste pagine il romanzo di Dany Laferrière Come diventare famosi senza far fatica (La Tartaruga, 2004; cfr. "L'Indice", 2005, n. 4)avevamo sottolineato le caratteristiche salienti della sua scrittura, che si esprime spesso al presente sia per rendere vividi i ricordi haitiani sia per fotografare l'attualità nordamericana. Per scrivere, Dany Laferrière si ispira infatti alla propria vita, iniziata ad Haiti nel 1953 ma poi svoltasi in gran parte tra Stati Uniti e Canada. Non è un caso se l'autore insiste sul carattere "americano", in senso ampio, della propria esperienza. Sulla pagina, questo carattere si esprime con frasi dalla sintassi limpida ma dal significato spesso torbido o perturbante.
Molto noto in Québec per la sua originalità e per il suo humour dissacrante, qualche anno fa Laferrière ha dichiarato di essere stanco di scrivere. Lungi dallo smettere di pubblicare, continua a collaborare come opinionista a diversi giornali e trasmissioni radiofoniche e soprattutto si dedica alla riscrittura dei propri testi. Le riscritture vengono poi pubblicate, realizzando concretamente una concezione della letteratura organica e in costante movimento. Laferrière, infatti, scompone e ricompone incessantemente ciò che ha scritto, come se lavorasse per sequenze testuali i cui rapporti reciproci possono evolvere. Croce e delizia degli addetti ai lavori, questa modalità creativa ha il vantaggio di riuscire a coinvolgere anche il lettore "non specialista", sia per l'apparente semplicità dello stile dello scrittore, sia per la sua capacità di esprimersi attraverso diverse forme d'arte. Laferrière infatti è anche cineasta e, tra l'altro, collabora a diverso titolo alla trasposizione cinematografica delle proprie opere. L'aspetto ludico si fa quindi più articolato: il titolo di un film, ad esempio, può ispirare la riscrittura di un romanzo e viceversa, e questo turbinio di scritture e riscritture dà un'illusione di complicità al lettore/spettatore, che si sente parte del gioco, se non altro perché riconosce passi già letti o sequenze già viste.
Tuttavia, pare azzardata la scelta della Tartaruga di pubblicare in italiano la raccolta di racconti La chair du maître (letteralmente La carne del padrone) con il titolo, la copertina e i riferimenti paratestuali di Vers le sud, un romanzo che costituisce la riscrittura, ampliata e articolata, di alcune novelle di questa raccolta. Tale politica è stata dettata evidentemente da ragioni promozionali, dato il pressante riferimento al film Verso il sud di Laurent Cantet, nelle sale proprio nel periodo del lancio della traduzione italiana, ma rischia di non trasmettere al pubblico italiano quell'aspetto ludico della scrittura di Laferrière tanto importante per la sua opera.
La raccolta tradotta in italiano con il titolo Verso il sud racconta in modo arguto una versione alternativa dell'immagine stereotipata di Haiti. Lontano dal folklore, ma anche dalle scene di miseria e fame che diffondono i mass media, il filo rosso che lega queste novelle sta nel rapporto tra desiderio e potere, un rapporto che si esprime spesso attraverso il sesso. In questo insieme lussureggiante, carico dell'energia, del desiderio e anche dell'ingenuità dell'adolescenza, Laferrière ha scelto i racconti che parlano di personaggi che si spostano da nord a sud, li ha riscritti e ne ha accentuato le intertestualità in modo da trasformarli in un vero e proprio romanzo intitolato, in originale, Vers le sud. Il più famoso di questi, che è stato ripreso nell'omonimo film, narra la passione che nutrono alcune donne di mezz'età, trascurate nei loro freddi paesi d'origine, per Haiti e per i bei giovani haitiani che accettano di prostituirsi con loro.
Dare lo stesso titolo del film e del romanzo alla traduzione italiana della raccolta che li ha originati significa in un certo senso falsare la lettura italiana dell'opera di questo autore e della sua riflessione sulla creatività. D'altra parte, anche gli innumerevoli errori di stampa e di editing non rendono certo giustizia a uno scrittore così attento all'aspetto formale della propria opera. Forse questa raccolta di novelle è stata considerata dall'editore un libro "estivo" (la traduzione italiana è uscita in luglio), ma resta discutibile il fatto di togliere la possibilità, al lettore italiano che lo volesse, di addentrarsi nell'opera complessa e polivalente di Laferrière. Questa semplificazione eccessiva è confermata dal fatto che ognuna delle opere di Laferrière tradotte in italiano fino a ora dalla Tartaruga (Verso il sud è la terza) è stata assegnata a un traduttore diverso.
Fortunatamente, una delle caratteristiche che contraddistinguono quest'opera, e anche l'immagine pubblica di Dany Laferrière, è un efficace senso dell'umorismo. Le situazioni intricate che tanto affascinano questo scrittore, e che si ritrovano in parte nelle sue novelle dal finale spesso imprevedibile, tendono evidentemente ad attuarsi, almeno in ambito editoriale. Ci sembra doveroso anticipare che Laferrière sta al momento lavorando alla riscrittura delle novelle comprese in questa raccolta che non sono confluite nel romanzo Vers le sud: siamo sicuri che da questa ulteriore complicazione, analoga alle trame complesse da lui escogitate, scaturirà uno sviluppo degno dell'ambiguo sorriso con il quale ogni sua storia si chiude.
  Paola Ghinelli

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Conosci l'autore

Dany Laferrière

1953, Port-au-Prince

Nato Windsor Klébert Laferrière (Port-au-Prince, 13 aprile 1953), è uno scrittore e accademico haitiano naturalizzato canadese.Dopo aver trascorso l’infanzia a Petit-Goâve con la nonna – dove la madre lo aveva mandato per metterlo al riparo da eventuali rappresaglie del regime di "Papa" Doc Duvalier legate all’attività del padre, intellettuale e politico fuggito in Québec –, torna a Port-au-Prince, ma a causa del suo lavoro di giornalista dovrà nuovamente abbandonare la città nel 1976, sotto la minaccia delle milizie di "Baby" Doc, insediatosi al potere dopo la morte del padre. Riparato a Montréal, dove tuttora vive, si dedica a varie attività fino all’uscita, nel 1985, del suo romanzo d’esordio,...

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