La verità, soltanto la verità

Il romanzo mi aveva colpito per la trama, dal momento che la storia d'amore tra Adele Hugo e Charles Sainte-Beuve non mi era nota. Ho anche letto molte recensioni positive, quindi l'ho acquistato piena di aspettative. Di certo la lettura è stata interessante per i particolari non solo relativi alla storia dei due amanti, ma anche per notizie relative ad Hugo. Tuttavia, il modo in cui i personaggi vengono descritti, il loro modo di esprimersi e comportarsi mi è sembrato troppo triste, a volte apatico, se non addirittura indifferente. Ero sicura che mi sarei davvero appassionata alle vicende narrate, invece mi sono sentita semplicemente come fossi la spettatrice di un film muto seduta negli ultimi posti del cinema colmo di gente: coinvolgimento pari a zero!

Romanzo storico ispirato alla figura di Victor Hugo, personaggio egocentrico, prepotente, tanto estroso quanto antipatico. L'autrice utilizza una prosa poco discorsiva, i periodi spesso si spengono alla seconda riga. A tratti si trova qualche buono spunto da cui affiora la sua vena poetica, ma è poco, veramente poco per diradare la cappa di drammatico grigiore che i personaggi (che si prendono tutti molto sul serio) stendono su tutto l'arco dell'opera; unico guizzo lo concede l'etilica domestica Adele col suo strascico di prostitute da salvare, ma ormai siamo alla fine, una breve parentesi. Appare insufficiente anche la ricostruzione dell'epoca, di una superficialità forse voluta, forse no. Sarà anche per la vicenda, una storia d'amore che, per quanto disperata, è come tante altre, si fatica ad arrivare alla parola fine, nonostante si tratti di opera breve. Per fortuna.

Non conoscevo la storia dell' amore fra Sainte-Beuve e la moglie di Victor Hugo. Intrigante la ricostruzione di questa insolita liaison e dei drammi familiari della famiglia Hugo, ben documentato l' ambiente culturale parigino dell'Ottocento. L'autrice - che non conoscevo- sa scrivere davvero bene.