Ventuno verità sull'amore

Quando ho aperto questo libro mi sono chiesta se valesse la pena iniziarne la lettura: mi sono resa conto che non c'era alcuna narrazione, né nessun tipo di dialogo, solo una lunga raccolta di liste apparentemente scollegate le une dalle altre (dalla lista della spesa a quella delle entrate e delle uscite mensili, passando attraverso liste di pensieri sparsi e riflessioni più o meno strampalate) che onestamente non prometteva niente di buono. Ho cominciato a leggere e sorprendentemente, dopo poche pagine, ero entrata quasi senza accorgermene nella vita di Daniel Mayrock, ex insegnante che si è licenziato per realizzare il sogno di aprire una piccola libreria indipendente ed ora si trova sull'orlo del fallimento senza avere il coraggio di confessarlo alla moglie. Le liste costituiscono il modo particolarissimo di Dan di tenere una sorta di diario: un'abitudine cominciata su suggerimento di uno psicologo a cui si è rivolto anni prima e che non è più riuscito ad abbandonare. Un modo come un altro per tenere a bada l'ansia, per raccogliere i pensieri e cercare di mettere a fuoco problemi e possibili soluzioni, dando spazio a quelle fantasticherie che in genere non confidi a nessuno e a quelle considerazioni semiserie che di solito si fanno con gli amici più cari. Ho apprezzato molto questo libro, soprattutto per l'abilità con cui l'autore riesce a portarti dentro una storia che non ti narra, che semplicemente ti apparecchia davanti pagina dopo pagina, giorno dopo giorno, lasciando che sia tu a ricostruirla. Alcune liste mi hanno fatto ridere, altre mi hanno commossa, molte mi hanno fatto pensare a quale sarebbe la mia personale lista di “Tre tipologie di persone che detesto”, per esempio, o “Aspetti di me che mi rendono un coglione” o ancora “Cose che non farò mai”. Sembra banale, ma vi assicuro che l'autore è riuscito a far sì che non lo fosse. Una commedia romantica, tenera e divertente, scritta in un modo davvero insolito. Lo consiglio a tutti.

Un libro demenziale con una struttura assurda. Non riesco a salvare proprio niente.

è vero che lo devo ancora terminare ma posso dire che se il buongiorno si vede dal mattino, qui i sorrisi si sprecano fin dalle prime pagine...scrittura onesta e ironica che mi ha conquistata a : "La mia idea originale di cosa volesse dire vendere libri: Leggere libri, consigliare libri a persone intelligenti, cenare con gli autori, dare l'impressione di lavorare alla stesura di un romanzo....Cosa significa davvero fare il libraio oggi: Gestire la contabilità su un foglio excel che non capisco del tutto".... (quanto lo capisco)