Il vento delle Highlands racconta

L’ultima opera di Eufemia Griffo è un romanzo breve, approssimandosi alle ultime pagine del quale ci si ritrova sì contenti per la lettura ma anche un poco dispiaciuti che la storia stia per finire. La storia, anzi le storie. Perché, in realtà, “Il vento delle Highlands racconta” è un delizioso intreccio di piccoli-grandi eventi, che coprono e si proiettano lungo un arco di tempo non breve. Eufemia prende affettuosamente per mano i suoi lettori (il libro è destinato sia ai ragazzi, sia ai meno giovani, nonché a coloro che ragazzi lo sono in qualche modo rimasti dentro) per narrare loro di natura, amicizie e amore, compreso quello per la storia, le tradizioni e la ricerca della verità. Senza contare i luoghi in cui il romanzo stesso è ambientato: quelli dell’affascinante Scozia, terra nella quale ho viaggiato parecchi anni fa e che nelle pagine di Eufemia ho potuto ritrovare.

Questo breve romanzo - destinato ai ragazzi, ma non solo- ci porta in Scozia alla fine del Diciottesimo secolo e ha il sapore dolce e nostalgico di una novella raccontata attorno al fuoco. Ritroviamo alcuni temi particolarmente cari all'autrice (e anche a noi suoi fedeli lettori) quali le guaritrici di un tempo spesso additate come streghe, i sentimenti puri e profondi di amore e di amicizia, il desiderio di tramandare le storie del passato per conservarne il ricordo, il piacere e il valore della ricerca e dell'approfondimento in ambito storico. Ancora una volta Eufemia Griffo si conferma un'appassionata e incantevole narratrice, capace di fondere magistralmente realtà, sogno e fantasia.