Vaticano rosso sangue. Dalle trame dell'agente G al rapimento di Emanuela Orlandi. Cento anni di casi irrisolti all'ombra di San Pietro

In un'epoca in cui ci troviamo con uno dei papi più politicizzati degli ultimi tempi, che ama attaccare la libera iniziativa, esaltare la povertà, denunciare quelle che considera le imperdonabili ingiustizie del capitalismo, associandosi a chi attribuisce il riscaldamento globale addirittura agli industriali, è accattivante quanto interessante leggere 130 pagine sugli intrighi, scandali e delitti poco investigati che si sono prodotti dietro le mura del Vaticano, in tempi non molto remoti. La sede stessa dei pontefici sui quali, anche in un recente passato, la luce dei riflettori illumina ambigue immagini di misteriosi avvenimenti, dietro le quali, ahimè, si nascondono ancora enigmatiche ombre oscure sospette, permettono al lettore di nutrire dubbi sulla presunta illibata realtà che si svolge nel cuore della nostra "infallibile" dottrina religiosa. In maniera speciale, avendo conosciuto ed ammirato Giovanni Paolo II, ci si può chiedere se il capo dell'attuale clero non farebbe meglio ad occuparsi di più degli avvenimenti interni, nell'ambito di ciò che si cela e succede in casa propria, invece, di ostinarsi ad elargisce ripetuti attacchi e critiche, nei suoi pronunciamenti, con tanto accanimento e crescente frequenza contro il Capitalismo? Non potrebbe occuparsi, piuttosto, un po' di più della salvezza delle sue anime? In questa lettura, scopriamo, infatti, come coloro che si aggiudicano il primato dell'eredità di Gesù, pretendendosi unici depositari non solo di verità rivelate assolute, ma della moralità e Giustizia (sociale, politica ed ambientale), potrebbero meditare meglio sul fatto che non sempre si dimostrano all’altezza di tale pretesa. Pertanto, mi pare oltremodo opportuno, come si fa in questa pubblicazione, che si parli anche un po' della gestione delle finanze e di fatti che con il messaggio di Gesù hanno davvero ben poco a che fare.

Una lettura facile ed interessante perché riporta alcuni spinosi fatti che rimangono chiusi nei segreti della nostra Chiesa; una Chiesa meno illibata di come la si vorrebbe dipingere; un’Entità che da sempre pretende attribuirsi l’eredità di un’etica che, ahimè, non sempre onora. Infatti, anche Lei conserva i suoi scheletri gelosamente guardati nei suoi archivi. Ma si deve considerare che si tratta di un’Istituzione fatta soprattutto di uomini con i loro limiti e le loro debolezza perfino da parte di papi, come apprendiamo da un’altra utile lettura più impegnativa di Claudio Rendina (VITA SEGRETA DEI PAPI). In VATICANO ROSSO DI SANGUE, che si legge in un poche di ore, troviamo una buona introduzione a strani avvenimenti più recenti ed irresoluti, i cui segreti stimolano chi è libero da superstizioni a pensare senza confondere ciò che è fede dalla semplice cieca militanza; a porsi molte domande che, purtroppo, rimangono in sospeso e che forse, solo la storia, un giorno, ci potrà rivelare. Vi si apprende come certi fatti vengono manipolati all'equivoca convenienza delle apparenze da salvaguardare ad ogni costo, piuttosto di mettere in evidenza concrete responsabilità compromettenti di oscuri soggetti ambigui, a protezione di un' immagine sempre meno nitida e sempre meno santa... Ad ogni modo, se ne raccomanda la lettura.

Un libro straordinario, specie nella sua sintesi che serve a dare un'impronta divulgativa al lavoro di questi due autori eccellenti. Altro che Codice Da Vinci, qui i fatti sono veri e documentati e non c'è nulla di fantasia.