Vado a vedere se di là è meglio

Una scorribanda nelle memorie di un innamorato della letteratura polacca,costellata di incontri con i maggiori intellettuali e poeti polacchi. Ciò che rende la lettura gustosa sono proprio gli aneddoti e i ritratti di queste stelle letterarie perché restituiscono carne e sangue, debolezze e paradossi a quelli che per noi meri lettori sarebbero solo grandi nomi della storia letteraria. La passione per la cultura polacca e l'apertura verso gli incontri casuali e le piccole avventure ha permesso a Cataluccio di regalarci anche alcuni nomi dimenticati dalla storia letteraria ufficiale e standardizzata ma che nondimeno sembrano a sentire l'Autore perle da riscoprire. I punti deboli sono tre:la scelta dei pochi versi proposti che spiccano per la piattezza del sentire e la banalità delle sugggestioni; il commento che accompagna il poeta di turno, fatto di insulse frasette che, visto l'avvicendarsi frenetico di nomi in qualche punto, serve solo a creare confusione; la sequela di nomi che in alcune pagine inceppa la lettura.

Forse di là non si stava meglio. Ma certamente è esistito un mondo parallelo che è vissuto fuori dal tempo e ha prodotto, non il proprio, bensì il nostro isolamento! Grandissimo testo, capace di rapire dalla prima all'ultima riga.

Un libro che tutti dovrebbero portarsi sempre dietro, nei propri viaggi e nei continui spostamenti che la vita ti impone. Un libro da cui non dovremmo mai separarci e rileggerlo, continuare a rileggerlo per la ricchezza di pensieri e informazioni che contiene, da rileggere in alcune sue parti a seconda dello stato d'animo del momento, da rileggere quando si ha la fortuna di essere in uno dei luoghi raccontati nel libro.