L'Utopia o la migliore forma di repubblica

Considerata la sua fama, soprattutto per le frequenti citazioni, questo libro mi ha parzialmente deluso; a maggior ragione considerando il suo sottotitolo “la miglior forma di Repubblica” Per quasi tutto il testo la descrizione di Utopia è quella di un paese felice non perché abbia un ordinamento od un governo speciale ma perché è abitato da un’umanità priva di egoismi, senza brama di potere, brama di ricchezza o brama di fama. Migliaia di anni di storia tutta percorsa da guerre, 1500 anni dopo la predicazione di Cristo, non fanno certo pensare che un’umanità del genere di quella di Utopia possa essere facilmente raggiunta. Certo per un uomo del 1500 l’idea di un paese come Utopia è rivoluzionaria, ma è anche inconsistente. Qua e là si trova tuttavia qualcosa che sorprende perché anticipa il futuro. Ad esempio sorprende che possa avere pensato alla possibilità dell’eutanasia (pag.97), a quella della pensione (pag.130) ed ad affermare la tolleranza di tutte le religioni (pag.117). Solo nelle pagine finali, pochissime, il testo diventa più consistente, analizza e sottolinea le ingiustizie sociali delle società dei suoi tempi, parlando della vita dei “ricchi” e di quella dei “poveri” e formula la speranza di una società più giusta, più equa, ma tutto è un po’ poco per considerar “L’Utopia” un testo molto interessante. Allora cos’è “L’Utopia”? Un progetto (senza principi edificanti) di una società nuova od una favola di gente “buona” . Io propendo per la favola

Libro fantasmagorico, almeno per me, e consigliato a tutti i cercatori di sagace verità. Diviso in due libretti, il primo è preludio al clou del discorso e ricorda l' incontro dal quale scaturì il racconto; il secondo libretto invece è occupato dalla narrazione vera e propria che riguarda la descrizione minuziosa della città " lontana" di Utopia. A voi il seguito, alcuni passaggi sono memorabili.

Italian Book Challenge 2016 - 27) Un libro ambientato su un’isola: Moro descrive un modello virtuoso di repubblica: analizzando aspetti (dalla religione alla politica e al lavoro) degli Utopiani, anticipa ideali e princìpi comunisti, liberali, fondamentali e audaci, rispondendo a problematiche secolari. Un’utopia, appunto, ma anche una sfida intrigante.