Urlare non basterà

Io avevo già apprezzato "Non parlare" e questo, secondo me, è un tantino superiore. L'ho trovato meno complesso, più scorrevole, più verosimile. Il rapporto della protagonista con il padre viene decisamente accantonato, mentre viene dato maggior risalto alla storia vera e propria, con il risultato che la suspense ci guadagna. Per me è da 4,5; bello!

Di questo scrittore ho letto anche i due precedenti libri: "Terra di Confine", uscito nel 2012 per Edizioni BD - Collana Revolver, esordio decisamente interessante nel quale rilegge la tradizione del romanzo poliziesco con vera classe e maestria, riuscendo a creare un intreccio ricco di suspense. Mentre il successivo "Non Parlare" è più di genere poliziesco anche se con una giusta dose di thriller, ma non mi ha entusiasmato come il precedente: la trama era interessante, ma non è stata molto ben sviluppata, poco ritmo con la suspence che emerge soltanto saltuariamente. Il punto forte comunque è la descrizione dei personaggi principali e delle loro problematiche interiori. Questo nuovo romanzo, sempre con protagonista la detective Lucy Black, presegue sulla falsa riga. Lettura poco impegnativa anche se non è disprezzabile.