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Anno edizione: 2004
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Per un'amante del romanzo storico e soprattutto di quelli ambientati nella Francia del XVIII secolo questo libro non poteva che risultare bellissimo. Ben scritto e curato, si amano i personaggi e ci si sente coinvolti. Tra tutti quelli letti finora della serie devo però ammettere che quello che ho amato di più è "L'Affaire Nicholas Le Floch" che, inspiegabilmente (sarebbe il quarto libro) è stato "saltato" dalla Passigli che è subito passata al quinto: perchè? Consigliati caldamente tutti in ogni caso.
Seconda avventura di Nicolas Le Floch. Come nel primo romanzo anche qui ritroviamo con piacere la superbamente accurata e documentata descrizione della Parigi e della società dell’epoca di Luigi XV. Vi ritroviamo il riflessivissimo e diplomaticissimo protagonista, amato e benvoluto da tutti gli altri personaggi per la sua integrità morale, urbanità e garbatezza (manco uno che lo trova antipatico, manco uno che sia un po’ geloso della sua fulminea carriera, persino gli animali stravedono per lui…) nonché apprezzatissimo per le sue capacità e la sua indubbia abilità investigativa. Il lettore oltre ad aver modo di poter seguire passo per passo lo svolgimento dell’inchiesta viene anche reso edotto sul quotidiano del protagonista, sui suoi pensieri, considerazioni, constatazioni e dubbi. Anche perché contemporaneamente al crimine sul quale è chiamato ad indagare, Nicolas deve sempre destreggiarsi, procedendo gioco forza con accortezza e cautela, anche sull’ altro fronte in cui, per via della sua carica ufficiale, si trova ad agire: quello dello spinoso mondo della corte e dell’aristocrazia, vero crogiuolo di intrighi e di giochi di potere, di fazioni contrapposte, di ambiguità, reticenze e formalismi. Un libro intelligente e colto, un intreccio godibilissimo, scritto con perspicacia e che, per la sua pacatezza già di per sé appagante, non necessita di fare alcun ricorso a strabilianti colpi di scena. Una piccola notazione: l’autore, oltre ad essere appassionato di storia, sembrerebbe essere anche un vero gourmet. Le ricette che i personaggi descrivono sono decisamente curiose, appetitose e minuziosamente spiegate. Tant’è che trovo divertente prenderne sempre nota.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Secondo episodio della serie delle inchieste del commissario Le Floch, che indaga nella Parigi di Luigi XV: questa volta è alle prese con un caso di apparente suicidio, avvenuto in una stanza ermeticamente chiusa dall'interno. Dietro la classica formulazione dell'enigma della camera chiusa ci sono una serie di delitti che colpiscono una nobile famiglia molto vicina al trono. Poliziesco di impeccabile fattura, si raccomanda anche e soprattutto per l'affascinante ambientazione nella Parigi del tempo, non semplice sfondo genericamente settecentesco, ma rigorosa e documentata ricostruzione della situazione del 1761, con gli esiti disastrosi della guerra dei Sette Anni, le difficoltà e la stanchezza della marchesa di Pompadour, i gesuiti sempre più discussi e ormai prossimi all'espulsione. Persino "Dix-huitième siècle", la rivista ufficiale degli studiosi francesi del Settecento, ha dedicato una recensione ai gialli di Parot, onore davvero inconsueto per scritti non accademici, che li ha definitivamente consacrati come libri di culto per i dix-huitièmistes. La serie (che in Francia è già al quarto volume) in effetti diverte per l'impianto della struttura del poliziesco, con tutti i suoi classici ingredienti, nella realtà storica così accuratamente rintracciata: per esempio Sanson (il boia di Parigi) nei romanzi tiene molto giudiziosamente il ruolo del medico legale. Né mancano le descrizioni dei pasti decisamente iperproteici e sbilanciati del commissario. Un pranzetto tipo: cotiche fritte, minestra di frattaglie di agnello, polpette di fegato di maiale. Per chi volesse osare, ci sono anche le ricette, tutte d'epoca.
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