L' uomo autografo

Questo libro mi ha fatto un po’ un effetto strano. Dico subito che il libro mi è piaciuto molto ma non nel modo in cui mi sarei aspettato, avendo già letto “Denti bianchi”. Rispetto al primo suo libro questo libro mostra chiari segni di una maggiore complessità nella narrazione, pur essendo se si vuole la trama molto più essenziale e scarna rispetto a “Denti bianchi”. Mi sembra che ci sia anche una certa ricerca di maggiore raffinatezza linguistica rispetto alla prima opera, ma il libro perde quella freschezza e spontaneità nella narrazione che mi avevano fatto innamorare di “Denti bianchi”. Questa seconda prova narrativa di Zadie Smith mi ha sicuramente emozionato molto meno, ma nonostante questo “L’uomo autografo” rimane in bel libro; forse ha un fascino un po’ più cerebrale e meno istintuale ma questo non è detto che debba essere un difetto, anzi, spesso può essere anche un pregio. Il risultato finale comunque per me non è all’altezza della sua prima opera. A questo punto sono ansioso di leggere “Della bellezza”.

Bè, penso di essere, per lo meno per le poche recensioni che ho letto, l'unica che ha apprezzato di più L'uomo Autografo piuttosto che Denti Bianchi, comunque bellissimo ma dove in certi punti mi ci perdevo.. Ciò che mi è piaciuto di più è la definizione di ogni personaggio e i loro rapporti, li ho davvero amati tutti.

Mah... Non credo che i "delusi" abbiano davvero capito cosa fa Zadie Smith, e cioè la SCRITTRICE. penso che questo (come Denti Bianchi, e On Beauty che ancora non è uscito) sia solo uno dei tanti modi di raccontare una storia, che è poi la cosa più importante.