Gli uomini oscuri. Oxen. Vol. 2

Secondo capitolo della saga dedicata a Niels Oxen e, rispetto al primo, sicuramente migliore, nonstante già l'esordio fosse stato promettente. Questa volta il racconto inizia con un ritmo più incalzante, senza perdersi in eccessive descrizioni e narrazioni lente, immergendo subito il lettore nel pieno della vicenda. Le domande lasciate senza risposta alla fine del primo libro vengono riproposte e, positivamente, in alcuni punti, la storia viene riassunta permettendo di ritrovare il filo. Si incontrano nuovamente tutti i protagonisti del primo romanzo, ognuno nella propria "nuova" condizione. Nel suo svilupparsi il racconto diventa più spiccatamente una spy o action story, con diversi colpi di scena, alcuni davvero inaspettati. Il finale, purtroppo, risulta un po' troppo lento, farraginoso e pretenzioso, perdendo diversi punti rispetto a quello del capitolo precedente. La parte centrale, invece, pur risultando ben costruita, a volte si attorciglia su di sè e, probabilmente, qualche pagina in meno non avrebbe guastato. Nel complesso, ad ogni modo, un libro che si legge volentieri, soprattutto se sono stati apprezzati gli elementi del romanzo precedente. Quando la situazione si accende e l'azione divampa, Jensen sa tenere alta l'attenzione e sembra spesso di trovarsi coinvolti personalmente negli eventi. Il libro racconta una caccia all'uomo in modo non convenzionale e innovativo. La prosa resta scorrevole e ben strutturata, forse alcune descrizioni di città e paesaggi possono diventare pesanti per chi non conosce le realtà danesi. Finale molto più "aperto" rispetto a "La prima vittima". Consigliato a chi non vedeva l'ora di incontrare di nuovo Oxen, con i suoi traumi, la sua intelligenza e capacità tattica, ma anche a chi volesse conoscerlo per la prima volta (sicuramente resta preferibile partire dal primo romanzo); sconsigliato a chi sopporta a fatica i finali in sospeso e a chi non ha amato le dinamiche del capitolo iniziale.