Umani e animali: questioni di etica

Libro sbagliato. Il titolo, anzitutto, doveva essere "Umani e animali addomesticati:questioni di etica". Per leggere qualcosa attinente il titolo bisogna arrivare a pg. 117 (sugli animali selvatici) su un testo di 133 pgg. Condozionato dal concetto di empatia, assunto come bussola per un corretto giudizio morale, la visione dell'autore si si focalizza su cani, gatti, scimmie, ruminanti: insomma, sui non umani... umanizatti.In sostanza l'autore giustifica i trattamenti( esclusa caccia e circhi) cui sottoponiamo gli animali perchè è sempre stato così(la bella scrittura e i densi concetti non cambiano la sostanza). Condivisibile il capitolo sulla sperimentazione dove, però, andrebbe rimarcato quanta sofferenza si potrebbe evitare sottraendo tale pratica al furore del profitto capitalista. Pensare che, a pg. 123, l'autore dà una definizione quasi perfetta dell'atteggiamento che dovremmo tenere ( tranne, purtroppo, nel caso della sperimentazione) con gli animali: "Si tratta(...)di rispettare per quanto possibile la libertà degli animali selvatici e lasciare che le loro esistenze facciano il loro corso". Che bello!, non gli fosse sfuggito di penna quel "selvatici"! In bibliografia andavano segnalati almeno: La questione animale(Giuffrè, una summa); I filosofi e gli animali(ed, AgireOra); La cena di Pitagora (Carocci) e una menzione meritava la scrittrice A.M.Ortese.