Ultimo appello. Le indagini dei fratelli Corsaro

Si vede che è il primo libro di Salvo Toscano, ancora acerbo ma già con le idee chiare su trama e personaggi. Peccato per il finale che è un po' troppo forzato...

I fratelli Corsaro, diversi come la notte e il giorno sanno rapirti fin dalla prima pagina di questo libro. Roberto e Fabrizio ti accompagnano, con il loro punti di vista personali e la narrazione alternata, attraverso i vari indirizzi e testimoni, fino ad arrivare alla risoluzione del caso. Scorrevole, con il giusto mix di ilarità e intrigo, grazie ai due personaggi ben costruiti e diversi dal consueto binomio: investigatore/medico legale o commissario/poliziotto solitamente protagonisti delle indagini, ᴜʟᴛɪᴍᴏ ᴀᴘᴘᴇʟʟᴏ si rivela un vero e proprio gioiellino. Voto finale: 4 stelline piene

Due fratelli, uno avvocato e l’altro giornalista, fanno indagini (convergenti, sebbene ciascuno per il rigoroso tramite del rispettivo campo di competenza) sulla morte di due giovani donne palermitane. L’apparenza non corrisponde mai alla realtà dei fatti che a loro riuscirà alfine di scoprire. Sulla falsariga del successo ottenuto da Camilleri con il suo Montalbano esplode, in Italia, il genere dei gialli usa e getta; che qui ribadisce un intrattenimento di facile lettura permeato da citazioni più o meno colte, riferimenti tratti dal cinema o dalla musica a cui si tiene voler dare evidenza, espressioni ed evoluzioni tipicamente dialettali. Il contenuto dimostra sovente di rivelarsi banale; i tempi di Fruttero e Lucentini sembrano ormai troppo lontani. E Salvo Toscano, che non si dissocia dallo schema Camilleri, pur preoccupandosi di dare un buon “corpo” alle sue storie, finisce anch’egli nel trovarsi a doverle concludere in un modo che sembra quasi fortuito, occasionale, opportunamente concesso dal sopraggiungere di “soggetti terzi”. Ottimo però, e da rimarcare, il più che attrattivo rapporto qualità prezzo della pubblicazione. C.Matar