L' ultima neve di primavera

La storia secondo me è molto bella, in particolare quella di Tonia che da subito mi ha coinvolto, e di per sè sarebbe un bel libro se non fosse che dopo un pò lo stile dell'autrice prende troppo il sopravvento e diventa stancante il suo non fare mai precisi riferimenti, non usare mai dialoghi, accavallare le situazioni..tanto che ad un certo punto è prevalsa in me più la confusione che il piacere della storia, che va a perdersi nelle ultime pagine..un peccato, poteva essere scritto meglio.

Un bel romanzo sulle vite di due donne molto coraggiose che si rifugiano nei libri e nella scrittura per sopportare ed evadere il mondo che le circonda. Il voto basso é dovuto alla non buona traduzione del libro con un cattivo uso della grammatica e della punteggiatura che lo rendono purtroppo molto difficile da leggere.

Affascinante il ritratto delle due donne protagoniste, di temperamento coraggioso e caparbio, dolce e riflessivo. Si piegano alla vita, non permettendole mai però di strapparle alle loro passioni. Saranno infatti la scrittura per Tonia quale strumento di sopportazione e presa di coscienza e la lettura per Lali quale strumento di fuga, di evasione, di elevazione, che le salveranno e che le uniranno, pur separate da oltre un secolo di storia. E' la stessa necessità di guardare in faccia la vita, ma con occhi speciali, in grado di vedere i propri luoghi in un quadro da tutti definito solamente astratto.