L'uccello dipinto

Il romanzo ripercorre gli orrori in cui incorre un bambino senza nome, chiamato solo "The Gipsy", che vaga da solo in una zona indefinita dell'Europa orientale durante la Seconda guerra mondiale. In merito alle controversa questione sulla riferiribilità o meno all'infanzia dell'autore di quanto narrato nel romanzo, rimando al profilo bio-bibliografico presente nel libro.

Un falso clamoroso che portò l'autore al suicidio una volta scoperto. "Un libro molto acclamato e premiato, "L'uccello dipinto" tradotto in varie lingue, già nel 1965 veniva considerato una delle più efficaci testimonianze dell'esperienza di un bambino travolto dalla bufera nazista, abbandonato dai genitori e lasciato a vagare nella campagna polacca: ma il suo autore Jerzy Kosinski mentiva, non era mai stato abbandonato, anzi aveva trascorso incolume quegli anni terribili, insieme con i genitori, sotto la protezione di una famiglia di contadini polacchi." (Walter Barberis, Storia senza perdono, Einaudi 2019)

Commenti come quello di luis, sono illeggibili, basta documentarsi e si scopre che quello da lui riportato è totalmente falso. L'uccello dipinto, NON è un libro autobiografico, non lo ha mai considerato così l'autore, ma un racconto dove egli tenta di esaminare il "nuovo linguaggio della brutalità", che in quegli anni di disperazione e paure sperimentò sulla sua pelle. Da leggere assolutamente.