L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un bellissimo ritratto di famiglia, scritto con il consueto stile ricco, colto, barocco. Ma il bello di molti dei libri di Rosa Matteucci è che la preziosità del linguaggio non impedisce al lettore - come è successo a me con Tutta mio padre - di sentire profonda, fortissima, la connessione con l'esistenza della scrittrice. Rosa Matteucci l'aveva notata un grande come Fruttero, che aveva capito il suo talento. La figura del padre aristocratico e squattrinato che vuole bene a Rosa ma non riesce a esimersi dal giocare i (pochi) soldi che ha racimolato al Casinò di Venezia, anziché comprare i libri di scuola per la piccola figlia, è indimenticabile, come è indimenticabile quasi tutto il materiale di storie e memorie che Rosa Matteucci ha voluto condividere con i suoi lettori. Poco importa se quasi tutti i suoi libri parlano dei vari suoi parenti e animali: questa scrittrice è riuscita a trasformare magnificamente una ossessione in un tema letterario ricorrente, e così a fare tutti noi parte, idealmente, della sua famiglia.
La caduta negli inferi dell'indigenza ,da parte di una famiglia benestante residente a Orvieto, è il leit motiv di questo testo. L'io narrante è una donna che ha un'ammirazione sviscerata per suo padre, nonostante quest'ultimo fosse tutt'altro che un esempio o un personaggio impeccabile..anzi! Il linguaggio usato nel libro è sicuramente quello che colpisce di più, sopratutto se a narrare è una donna, e poi c'è un ottima descrizione di quelle che sono le contraddizioni e le peculiarità di una certa provincia italiana: 1)il servilismo nei confronti dei benestanti ma allo stesso tempo se i ricchi in questione poi cadono in disgrazia ecco le malignità più atroci che vengono a galla, 2)alcuni simboli che testimoniano l'essere rappresentativi rispetto ad altre persone in certi luoghi(ad es le sedie in chiesa col nome di famiglia) e via andare di usi e costumi particolari molto ben descritti come dicevo. Quello che mi preme sottolineare, dal punto di visto della trama e di quello che rimane nell'animo del lettore una volta chiuso il libro, riguarda la filosofia di vita della protagonista e di suo padre: ci sono azioni tremende che vanno fatte nella vita e non bisogna arrovellarsi più di tanto è proprio la natura delle cose che vuole questo (emblematico il caso di un povero gatto che...). Poi sicuramente non posso tralasciare la scoppiettante vitalità del padre della protagonista e la sua ricerca affannosa di un feticcio portafortuna(un guantino appartenente agli Zar) che avrebbe potuto risolevare le sorti della famiglia, beh qui veramente la scrittrice ricorre a voli pindarici notevolissimi(i personaggi e le situazioni più strambe vengono evidenziate in questi passaggi: maghi, tarocchi, gatti neri, cani, astrologi e chi più ne ha più ne metta) Sono molto ben descritte anche le sconfitte e le delusioni che chi più chi meno ha potuto provare nella vita(l'essere bocciati ad esami importanti x lavoro, l'essere considerati meno attraenti rispetto a sorelle , amiche etc) Libro direi fondamentalmente scorrevole
Il mondo è bello perchè è vario, a me questo libro è piaciuto tantissimo, mi sono immersa anima e corpo dentro questa storia estrema di folle rovina che però mantiene sempre la leggerezza di personaggi che, vuoi per lignaggio vuoi per indole, non prendono mai troppo sul serio NIENTE, tantomeno il denaro. Ho amato questa madre eterea che sfiora la catastrofe leggendo Rilke, questo padre dissennato ma sempre "amoroso" (nel modo che sa, e che può), questa figlia che non può che essere vittima, LA vittima, ma che nel finale, se vogliamo in un "colpo di scena" di sentimenti, rivelerà il suo vero pensiero. E qui ci è scappata più di qualche lacrima....Inutile dire che lo consiglio vivamente!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore