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I turbamenti dell'allievo Törless. Testo tedesco a fronte - Robert Musil - copertina
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I turbamenti dell'allievo Törless. Testo tedesco a fronte
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I turbamenti dell'allievo Törless. Testo tedesco a fronte - Robert Musil - copertina

Descrizione


Storia di un cadetto sedicenne nel collegio militare di Weisskirchen, il Törless è il primo romanzo di Musil (1880-1942) che, uscito nel 1906, si colloca agli inizi dell'Espressionismo tedesco. Definito dal suo autore "un romanzo crudele e tenero, narrato in modo appassionato", racconta episodi di vita ed eventi interiori che si succedono nell'arco di un mese, tra l'arrivo e la partenza dalla stessa stazione ferroviaria, posta nelle vicinanze del collegio ai confini orientali dell'Impero. In questo romanzo breve Musil, a distanza di circa centotrenta anni dal Werther scende ancora più a fondo nel pozzo della soggettività maschile, riproponendo i dolori della giovinezza così come lui stesso li aveva vissuti, patiti e osservati.
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Dettagli

2006
22 marzo 2006
398 p., Brossura
9788831788793

Valutazioni e recensioni

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B.B.
Recensioni: 3/5

E' Il cupo racconto di violenza fisica, abusi sessuali e psicologici perpetrati ai danni di un giovane allievo (Basini) di un collegio militare dell'Impero Austro-Ungarico da parte di alcuni coetanei. La vicenda vede protagonisti degli adolescenti alle prese con le prime confuse pulsioni sessuali della pubertà in un ambiente isolato. Dal racconto è possibile estrapolare alcuni elementi che permettono di inquadrare anche il clima storico particolare di quegli anni che sono caratterizzati da un crescente spirito di ribellione verso le vecchie generazioni ottocentesche e dalla sete di nuove esperienze in ogni campo della vita. Per esempio, Musil caratterizza il personaggio del bullo Beineberg in modo ben preciso: il padre è dedito alla lettura di testi di "filosofia indiana", "libri di alchimia e di magia del Medioevo" e lo stesso adolescente crede nella metempsicosi, nell'ipnosi ed è ossessionato da pratiche occultiste. Il primo '900, sino alla seconda metà degli anni '20, è quello delle avanguardie, del rifiuto dei vecchi valori borghesi e sarà la "Grande guerra" a far crollare definitivamente il vecchio mondo rendendo le nuove generazioni rancorose verso i padri e desiderose di spazzare via il passato aprendosi alle novità che si affacciavano in ogni campo. Così, tra le pagine del Torless, è possibile già scorgere quegli elementi di rottura che vedremo più avanti anche "l'Impresa di Fiume": spiega infatti Musil, per bocca di Torless, come "Un certo grado di dissolutezza in realtà fosse ritenuto segno di virilità. di audacia, un'ardita riappropriazione di piaceri negati. [...] Allora la parola "morale", con la sua aura ammonitoria, veniva ridicolmente associata a spalle strette, ventri prominenti su sottili gambette e occhi che, dietro le lenti, sembravano pascolare mansuete pecorelle, quasi che la vita non fosse altro che un campo fiorito di edificante serietà". Musil non è un autore che prediligo: probabilmente è troppo intelligente perché io possa apprezzarlo.

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Cliente IBS
Recensioni: 5/5

edizione molto curata con testo a fronte. L'ampia introduzione di Fabrizio Cambi e le note sono fondamentali per contestualizzare un'opera breve, ma molto densa. Consiglio senz'altro la lettura, vi si trovano passaggi a dir poco fulminanti

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darkangel
Recensioni: 3/5

romanzo di formazione, torless è un giovane introverso che scoprirà l'amicizia e l'amore.il finale è dolce-amaro.la scrittura bellissima ma pesante, pur avendo meno di 200pagine si fa fatica ad arrivare alla fine.

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Voce della critica

A testimoniare l'interesse che ancora oggi suscita il primo romanzo di Robert Musil, scritto tra il 1902 e il 1905, apparso nel 1906, è questa nuova, bella traduzione con testo a fronte e note esplicative di Fabrizio Cambi. Nel titolo del suo saggio introduttivo, Sintassi delle sensazioni e costruzione dell'io, Cambi richiama il contesto culturale all'interno del quale si muove il giovane Musil: il pensiero di Nietzsche e di Maeterlinck, il sensismo e l'empiriocriticismo di Mach, il nascente indirizzo della psicologia della Gestalt. Dalla lettura combinata di Nietzsche e Maeterlinck Musil attinge la visione del "pensiero vivo" come fluido accadere interiore non ancora imbrigliato nella rigida disciplina del concetto e della parola e, con esso, l'apertura alla dimensione del "possibile". Da Mach l'autore mutua la concezione di un io e di un mondo irrelati, "che rispondono a rapporti funzionali e non di causa ed effetto" e che dunque sfuggono alla descrizione univoca. Infine, nella Gestalt Musil riconosce una conciliazione tra l'immagine di una realtà in continuo mutamento e la possibilità di indagarla a partire dalle forme provvisorie che la costituiscono. In particolare, essa dispone di quei "nuovi mezzi di indagine psicologica" in grado di aprire la via a "una nuova rappresentazione della psiche e della vita". Come Cambi mette in evidenza attraverso una lettura incrociata dei testi musiliani, narrativi e saggistici, si tratta di fonti che determinano, pur in un'ottica tutta personale, la complessiva produzione dell'autore e che permettono di individuare nel Törleß la fucina di "motivi e prospettive" che saranno successivamente sviluppati nell'Uomo senza qualità. La tematica adolescenziale del Törleß, costruita su un "soggetto psicologico" "nella fase magmatica dell'irruzione della pubertà", è funzionale per Musil alla rappresentazione di quelle dinamiche del pensiero e della percezione che rispondono a una "vitalità emotiva sgusciante e non governabile dal linguaggio". È questo il senso della "seconda vista" di Törleß, del tentativo di travalicare il procedere logico e razionale dell'intelletto per scoperchiare la regione del sentimento e dell'irrazionale, di cui la matematica, disciplina al contempo rigorosa e audace, può fornire una chiave di lettura. Dare spazio alla gamma delle possibilità interiori significa per Musil anche confrontarsi, sulla scorta di Nietzsche, con il lato oscuro dell'esistenza: è questo il significato della vicenda che ruota intorno alla sottomissione fisica e morale di un allievo del collegio a opera di due compagni che lo hanno sorpreso a rubare e che, sotto la minaccia di una denuncia, lo costringono a masochistici rapporti omoerotici, nei quali finisce per essere coinvolto anche il protagonista. Il senso dell'opera è quello di un Bildungsroman: apprendista "ricettivo e vibratile della vita", Törleß è un "allievo" dell'esistenza, come Cambi segnala fin dal titolo traducendo il termine Zögling. Un allievo in cui si cela, non a caso, "un possibile futuro scrittore", secondo una concezione dell'arte come ricerca, indagine della realtà e dei suoi possibili scenari.
  Daniela Nelva

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Conosci l'autore

Robert Musil

1880, Klagenfurt

Scrittore austriaco. Compì gli studi liceali a Brno. Nel 1901 divenne ingegnere meccanico, nel 1904 si trasferì a Berlino, dove seguì corsi di psicologia sperimentale e di filosofia, laureandosi nel 1908 con una tesi su Mach. Dopo l'esperienza della guerra lavorò come bibliotecario, redattore editoriale, impiegato del ministero per la propaganda alle truppe. Dal 1923 si dedicò esclusivamente alla letteratura. Nel 1931 lasciò Berlino e tornò a Vienna. Nel 1939 si rifugiò a Ginevra dove visse in dignitosa povertà fino alla morte che lo colse improvvisamente mentre lavorava al suo capolavoro incompiuto, "L'uomo senza qualità".Tra le opere precedenti: "Incontri" (1911), "Tre donne" (1924), "Vinzenz e l'amica degli uomini importanti"...

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