Tropico del Capricorno

C'è molto della lezione joyciana, ma calata nella circostanza dell'atto sessuale, che non è per lui l'ossessione di un sex addicted ma il carburante del flusso di coscienza: lo spunto a viaggi mentali giocosamente allucinatori, al libero abbandono alle associazioni psichiche che portano dalla Terra del Fuoco all'arcipelago artico, in un pensiero che non cerca un approdo ma si compiace del puro e gratuito vagare di quei momenti che precedono e procrastinano l'eiaculazione, con il sesso che si fa viatico di una beatitudine ma ottenuta attraverso la carne, di una apertura metafisica perfino ma passante per l'esasperazione dionisiaca degli istinti e non per la loro soppressione ascetica; alla tesiche non la riflessione ma la sua cessazione conduca alla verità, si intreccia un biografismo che tratteggia comparse di una vita, ciascuna incisiva e peculiare nei tratti che la rendono a volte grottesca altre divertente, ora con sguardo impietoso ora accondiscendente e in certi casi venata di nostalgia e di sepppur timida pietas verso la variopinta galleria dei casi umani.

Non è da 1 perche, ovviamente, c'è di peggio, molto peggio in giro. Ma è un brodo che vede mescolati tratti veramente apprezzabili ad altri incomprensibili, confusionari, allucinati. A tratti mi sentivo leggere mentre con la mente ero altrove, forse pensando perché mai stavo perdendo così il mio tempo..

Le prime pagine sono straordinarie. Il romanzo principe di HM è senza dubbio Tropico del Capricorno.