La troga

Un grande libro, che strizza l'occhio al Gadda del Pasticciaccio - pur essendo privo dell'impervia prosa dell'Ingegnere - e che denuncia una certa irritazione nei confronti di quella beatificazione ante mortem di cui godette Moro durante i giorni del rapimento (e su cui si è soffermato pure Sciascia).

La Troga di Giampaolo Rugarli è un romanzo che mi è piaciuto, una bella prosa per una storia grottesca con impianto noir che richiama direttamente e senza veli la realtà più che romanzesca della storia italiana degli anni settanta, una storia fatta di intrighi e misteri ancora insoluti, logge segrete, eversione e servizi segreti deviati, certo Rugarli non si preoccupa di creare verosimiglianze con quegli eventi, ma che ad essi ci vuole far rivolgere l’attenzione è evidente. Il maggior pregio di questo libro sono una scrittura notevole e la capacità dell’autore nel saper montare l’attesa e tenere il lettore sulla corda fornendo indizi e tasselli per la ricostruzione del puzzle. Peccato proprio che Rugarli sia stato un autore poco noto, a mio avviso avrebbe meritato maggiori riconoscimenti e ribalta.

Una bella trama dalle tinte surreali costruita su un linguaggio ed un contesto favolosi. Magnifico libro.