Tre serbi, due musulmani, un lupo

In questi giorni ho fatto una grande considerazione e mi sono resa conto che il sistema scolastico italiano ha delle grandi lacune che dovrebbe correggere o quantomeno aggiornare. Qualche anno fa ho frequentato la quinta superiore e oltre alla seconda guerra mondiale non siamo andati o meglio, ci è stato raccontato in poche ore che è nata l'europa, l'euro, un piccolo accenno alla guerra fredda, etc... Ok, grazie!! Ma cos’è successo di preciso in quel frangente di 50 anni??? Dobbiamo pensare che la storia non termina nel 1948 ma prosegue ancora per un bel po’ e non possiamo stare impassibili davanti a ciò. Secondo me non sarebbe necessario studiare la preistoria o tutto il resto per tre volte (elementari + medie + superiori) ma soffermarci su ciò che ci sta vicino per imparare dai nostri errori. Questo sfogo per dirvi che, nonostante il mio fosse un liceo, a 24 anni finalmente ho scoperto qualcosa di più sulle guerre jugoslave e più precisamente parlo di quella tra i serbi e “non serbi” svolta in Bosnia Erzegovina. Gli autori, Luca Leone e Daniele Zanon, sono stati degli ottimi maestri e non potevano spiegare meglio cos’è accaduto in quel tempo. Sono dell’idea che inserire un po’ di azione, amicizia e amore aiuti a memorizzare meglio un testo infatti “Tre serbi, due musulmani, un lupo” è una storia di fantasia ma con delle solide basi storiche. Il lettore in qualche modo si affeziona ai protagonisti e si lega alla storia riflettendo sul perché l’uomo si sia spinto così oltre. Voglio dire un enorme GRAZIE, agli scrittori ma anche alla casa editrice Infinito Edizioni perché diffonde non solo ottima narrativa ma anche tanta cultura. Quindi, se volete imparare facilmente ma soprattutto affezionarvi a questi meravigliosi ragazzi io vi consiglio con il cuore di leggere... “TRE SERBI, DUE MUSULMANI, UN LUPO”

Ho già avuto modo di leggere “Eden il paradiso può uccidere” di Luca Leone e con piacere ho letto un altro suo romanzo “TRE SERBI, DUE MUSULMANI, UN LUPO”, scritto insieme a Daniele Zanon e edito da Infinito Edizioni. Inizio col dire che consiglio questo romanzo perché insegna veramente tanto su uno dei più atroci episodi storici, ovvero la guerra in Bosnia-Erzegovina (attuale Repubblica serba di Bosnia); è importante per chi dimentica facilmente soprattutto un evento così cruento accaduto pochi anni fa e a poche centinaia di chilometri da noi. Non è solo un romanzo ma è un ottimo reportage che fa capire molto su ciò che è successo nella primavera – estate del 1992 a Prijedor, parte della Bosnia che ha ospitato addirittura quattro campi di concentramento, in questa la pulizia etnica fu particolarmente brutale. I protagonisti della storia sono appunto tre serbi, due musulmani e un lupo ma, anche se di fantasia, raccontare la guerra non può e non deve essere facile. I tre serbi (Jelena, Zatlan e Milo) e i due musulmani (Faris e Emina) hanno un legame di amicizio talmente forte da non poter essere ostacolato dalla parola “razza”. Infatti l’innocenza dei protagonisti adolescenti si trasforma all’improvviso in senso del dovere, costretti a diventare adulti davanti a immagini di sangue e di città oramai dilaniate. Lo stile è scorrevole e semplice, soprattutto per la scelta di dividere il romanzo in tanti piccoli capitoli che separano vari scenari. Inoltre alla fine del libro vi sono delle testimonianze veramente toccanti, fanno rabbrividire. Luca Leone e Daniele Zanon sono riusciti nel loro intento.. un libro profondo, che fa riflettere e commuovere, con un finale che, sfortunatamente, lascia poco spazio alla speranza.

Un complimento agli autori per questo libro che definirei di Testo, una stesura veramente singolare visto l’argomento che tratta, il libro nei suoi brevi capitoli ti cattura e ti porta in empatia con i protagonisti accompagnandoti fino alla fine in un attimo. Un libro di fantasia, una storia, che prende spunti da fatti realmente accaduti “fuori dalla nostra porta di casa” che permette così di renderlo disponibile per adulti e ragazzi. Con una supervisione adeguata potrebbe essere messo a disposizione nelle scuole di primo grado per mettere a conoscenza tutti, attraverso una adeguata analisi, di come il secondo conflitto mondiale non sia servito a nulla, i sentimenti di rancore, razzismo e odio dettati da una diversa religione, ateismo, cultura etc., sono purtroppo sempre celati nell’animo umano, ci sarà sempre qualcuno che sfrutterà questi preconcetti per proprio interesse o frustrazione, per questo dovremmo mettere a conoscenza dei fatti accaduti “fuori dalla nostra porta di casa” le nostre generazioni presenti e future, anche nel modo che hanno deciso di fare gli autori.