I tre giorni di Pompei: 23-25 ottobre 79 d. C. Ora per ora, la più grande tragedia dell'antichità

Che dire, il libro è un ottimo testo su quanto successo a Pompei non solo nei giorni della tragedia, ma su quella che era la vita della città e dei suoi abitanti nel periodo del primo secolo avanti Cristo. La lettura è scorrevole, sembra quasi di sentire la voce dell'autore, e si riesce ad immedesimarsi con i personaggi descritti, le sensazioni che hanno provato e le emozioni vissute. La parte finale, che descrive i momenti finali di Pompei, Ercolano, Stabia e altri luoghi è altamente coinvolgente e commovente e riesce a far immedesimare i lettore in quegli attimi terribili.

Bellissimo

Lo stile di scrittura di Alberto Angela non mi fa impazzire, troppo televisivo e sensazionalistico. Tuttavia di Angela apprezzo l'onestà perché non si vende come studioso, ma come divulgatore e questo mestiere lo sa fare davvero bene. In questo libro, immaginando di camminare attraverso le vie di Pompei, in mezzo ai suoi abitanti che vivono la quotidianità inconsapevoli della tragedia che sta per colpirli, Angela rievoca gli ultimi tre giorni della città, ricavandone il pretesto di raccontarci usi e costumi, di ricostruire strade e abitazioni, di descrivere nel dettaglio la modalità dell'eruzione e della distruzione, in maniera - se non certissima - quanto meno plausibile. Un gran lavoro fatto con passione.